Università: VI Comm, studenti chiedono bonus per affrontare emergenza
(ACON) Trieste, 22 ott - "Apprezzo l'enorme sforzo fatto dagli
studenti per l'elaborazione delle loro proposte e per la
successiva illustrazione. In un momento delicato come quello
attuale noto un sindacalismo positivo e una partecipazione che mi
rendono felice. Purtroppo, però, non abbiamo le risorse per
provvedere a quelli che non costituiscono livelli essenziali di
prestazioni per garantire il reddito e il merito come richiesto".
Lo ha sottolineato oggi in sede di VI Commissione consiliare,
presieduta da Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) e riunita in
modalità telematica, l'assessore regionale a Istruzione, Ricerca
e Università, Alessia Rosolen, replicando alle richieste di
alcuni rappresentanti degli studenti, eletti negli organi
universitari e regionali 2019-21, per far fronte alle esigenze
legate all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
"Il bando di quest'anno sul diritto allo studio - ha ricordato
Rosolen - è stato approvato all'unanimità. Ne abbiamo discusso
anche in sede di Conferenza regionale per il diritto agli studi,
esprimendo la volontà di garantire la priorità agli aspetti del
reddito (requisiti stabiliti da un decreto del presidente del
Consiglio dei ministri) e del merito. Gli importi delle borse di
studio sono inoltre stabiliti da un decreto legislativo e le
Regioni che hanno approvato interventi integrativi hanno
sfruttato risorse legate al Fondo sociale europeo non utilizzate
negli anni precedenti, mentre il nostro ci garantisce meno di
800mila euro. Ciò alla luce degli interventi di formazione e di
sostegno già messi autonomamente in campo, oltre agli
stanziamenti già disposti. In questo assestamento di bilancio,
inoltre, è previsto un ulteriore milione di euro".
"Interverremo ancora sul tema della connettività, come già fatto
per l'acquisto di tutta la strumentazione per le scuole. Inoltre,
approfondirò ulteriormente qualsiasi tema con i rappresentanti
studenti - ha concluso Rosolen - in occasione nelle prossime
conferenze per il diritto agli studi universitari. Le risorse
come quelle elencate, ampliando la platea dei beneficiari, non
sono però disponibili. Quando il quadro generale sarà più chiaro,
daremo una risposta a tutti su come potranno essere distribuiti i
fondi per l'abbattimento affitti e l'accesso agli strumenti
informatici, ma sempre basandoci sui criteri da noi già allargati
del reddito e del merito".
Concetti, questi, condivisi anche dal direttore generale
dell'Agenzia regionale per il diritto agli Studi superiori
(Ardiss Fvg), Pierpaolo Olla, che ha ricordato come esistano "dei
limiti di reddito oltre i quali non possiamo intervenire. Nel
nuovo bando abbiamo tenuto conto anche di nuove ipotesi,
concordate con gli studenti. Queste proposte, però, richiedono un
impegno che oggi non possiamo soddisfare".
Le richieste condivise sono state espresse da Mattia Piccolo
(presidente del Consiglio degli studenti e rappresentante del
Comitato degli studenti presso l'Ardiss), Angelica Bufano
(componente del Consiglio del dipartimento di Scienze giuridiche,
del Linguaggio, dell'Interpretazione e della Traduzione, nonché
del Consiglio degli studenti per la lista universitaria Link
Trieste) e Alessandro Sicali (rappresentante del Consiglio di
dipartimento di Scienze politiche per la lista Studenti in
movimento), anche a nome della collega Chiara Vegliach
(rappresentante del Consiglio di dipartimento di Ingegneria e
Architettura per la lista AutonomaMente).
"Il contributo per l'affitto incide per il 38% sulle spese di uno
studente fuori sede e quest'anno diventa fondamentale. Importante
- ha evidenziato Piccolo - si rivela anche il contributo per
l'acquisto di pc, tablet, sim card e hardware. In Italia non
esiste un contributo nazionale, ma decidono le singole Regioni.
Per l'anno accademico 2020-21, auspicando criteri di merito meno
stringenti, il numero approssimativo dei potenziali beneficiari
(partendo da un Isee sotto i 30mila euro), tolte matricole
beneficiarie di posto alloggio e beneficiari di borse di studio
Ardiss, insieme a studenti in sede e pendolari senza contributo
alloggio, si assesta a quota 2.918".
Gli importi suggeriti sono invece di 120 euro al mese per 5 mesi
per le matricole borsiste e per 10 mesi per tutti gli altri
beneficiari. "Le ipotesi di spesa - hanno dettagliato gli
studenti - diventano perciò due: senza criteri di merito (5
milioni 391mila euro) o con criteri di merito (3 milioni
200mila). In realtà, la spesa reale potrebbe essere la metà e
quindi, rispettivamente, 2 milioni 600mila o 1 milione 600mila".
"Per quanto concerne, invece, la borsa servizi che contiene il contributo per l'acquisto delle
dotazioni per seguire le elezioni on line, la proposta prevede
2mila euro totali per gli studenti fuori sede (400 vincolati al
contributo didattica on line, 300 a libri e materiale didattico e
1.300 monetari), 1.550 euro per i pendolari (400-300-800) e 1.050
per gli studenti in sede (400-300-350). L'ipotesi di spesa - ha
concluso Piccolo - è di 6,8 mln di euro con didattica on line o
5,1 milioni senza, ma in realtà anche in questo caso risulterebbe
quasi dimezzata a 3,4 o 2,5 milioni".
Il dibattito è stato aperto dal consigliere regionale Furio
Honsell (Open Sinistra Fvg) che ha definito le richieste "molto
importanti all'interno di una regione comunque virtuosa. Vanno
considerate come un punto di partenza per il quale serve uno
sforzo speciale, perché è sempre più forte il rischio di vedere
una riduzione della popolazione studentesca".
L'esponente del Partito democratico, Cristiano Shaurli, ha
aggiunto di aver udito "dati utili, proposte serie e
responsabili. Io stesso avevo proposto una legge quattro mesi or
sono e adesso la politica deve fare delle scelte. Non si chiede
di passare solo attraverso l'Ardiss, ma il Consiglio regionale
deve ragionare al di là delle risposte di Giunta Fvg e Ardiss su
un intervento verso una ben delineata platea di studenti che sta
nella fascia di reddito tra i 23 e i 30mila euro di Isee. È
chiaro che ci sono poche risorse per tutti, ma siamo in una fase
di assestamento - ha concluso il rappresentante dem - dove si
decide come allocare le risorse e quali sono le priorità. Serve
uno sforzo per intervenire e un provvedimento di aiuto per le
spese degli studenti fuori sede sarebbe un bel segnale. Lo Stato
è intervenuto con ulteriori 20 milioni di euro vincolati per gli
studenti fuori sede e spero che parte di essi arrivi anche in
Regione, sollevandone gli oneri".
Il capogruppo della Lega, Mauro Bordin, ha infine ricordato "le
ingenti risorse rivolte al sostegno di un mondo produttivo
attualmente in situazione di enorme sofferenza. La prossima
settimana andremo ad approvare un assestamento di bilancio e
quasi la metà delle risorse disponibili sarà volta alla sanità,
oltre ai 14 milioni utili per rimandare al 2021 il pagamento
dell'Irap per le imprese. Purtroppo, sono settori che richiedono
queste scelte, ma ricordo che la Regione ha già incrementato le
risorse per il trasporto pubblico scolastico con l'abbattimento
del 50% dell'abbonamento annuale anche a livello extraurbano per
gli utenti fino a 26 anni. Questi suggerimenti sono comunque
validi, interessanti e intelligenti e verranno tenuti in
considerazione".
ACON/DB-fc
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