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Università: VI Comm, studenti chiedono bonus per affrontare emergenza

22.10.2020
13:17
(ACON) Trieste, 22 ott - "Apprezzo l'enorme sforzo fatto dagli studenti per l'elaborazione delle loro proposte e per la successiva illustrazione. In un momento delicato come quello attuale noto un sindacalismo positivo e una partecipazione che mi rendono felice. Purtroppo, però, non abbiamo le risorse per provvedere a quelli che non costituiscono livelli essenziali di prestazioni per garantire il reddito e il merito come richiesto".

Lo ha sottolineato oggi in sede di VI Commissione consiliare, presieduta da Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar) e riunita in modalità telematica, l'assessore regionale a Istruzione, Ricerca e Università, Alessia Rosolen, replicando alle richieste di alcuni rappresentanti degli studenti, eletti negli organi universitari e regionali 2019-21, per far fronte alle esigenze legate all'emergenza epidemiologica da Covid-19.

"Il bando di quest'anno sul diritto allo studio - ha ricordato Rosolen - è stato approvato all'unanimità. Ne abbiamo discusso anche in sede di Conferenza regionale per il diritto agli studi, esprimendo la volontà di garantire la priorità agli aspetti del reddito (requisiti stabiliti da un decreto del presidente del Consiglio dei ministri) e del merito. Gli importi delle borse di studio sono inoltre stabiliti da un decreto legislativo e le Regioni che hanno approvato interventi integrativi hanno sfruttato risorse legate al Fondo sociale europeo non utilizzate negli anni precedenti, mentre il nostro ci garantisce meno di 800mila euro. Ciò alla luce degli interventi di formazione e di sostegno già messi autonomamente in campo, oltre agli stanziamenti già disposti. In questo assestamento di bilancio, inoltre, è previsto un ulteriore milione di euro".

"Interverremo ancora sul tema della connettività, come già fatto per l'acquisto di tutta la strumentazione per le scuole. Inoltre, approfondirò ulteriormente qualsiasi tema con i rappresentanti studenti - ha concluso Rosolen - in occasione nelle prossime conferenze per il diritto agli studi universitari. Le risorse come quelle elencate, ampliando la platea dei beneficiari, non sono però disponibili. Quando il quadro generale sarà più chiaro, daremo una risposta a tutti su come potranno essere distribuiti i fondi per l'abbattimento affitti e l'accesso agli strumenti informatici, ma sempre basandoci sui criteri da noi già allargati del reddito e del merito".

Concetti, questi, condivisi anche dal direttore generale dell'Agenzia regionale per il diritto agli Studi superiori (Ardiss Fvg), Pierpaolo Olla, che ha ricordato come esistano "dei limiti di reddito oltre i quali non possiamo intervenire. Nel nuovo bando abbiamo tenuto conto anche di nuove ipotesi, concordate con gli studenti. Queste proposte, però, richiedono un impegno che oggi non possiamo soddisfare".

Le richieste condivise sono state espresse da Mattia Piccolo (presidente del Consiglio degli studenti e rappresentante del Comitato degli studenti presso l'Ardiss), Angelica Bufano (componente del Consiglio del dipartimento di Scienze giuridiche, del Linguaggio, dell'Interpretazione e della Traduzione, nonché del Consiglio degli studenti per la lista universitaria Link Trieste) e Alessandro Sicali (rappresentante del Consiglio di dipartimento di Scienze politiche per la lista Studenti in movimento), anche a nome della collega Chiara Vegliach (rappresentante del Consiglio di dipartimento di Ingegneria e Architettura per la lista AutonomaMente).

"Il contributo per l'affitto incide per il 38% sulle spese di uno studente fuori sede e quest'anno diventa fondamentale. Importante - ha evidenziato Piccolo - si rivela anche il contributo per l'acquisto di pc, tablet, sim card e hardware. In Italia non esiste un contributo nazionale, ma decidono le singole Regioni. Per l'anno accademico 2020-21, auspicando criteri di merito meno stringenti, il numero approssimativo dei potenziali beneficiari (partendo da un Isee sotto i 30mila euro), tolte matricole beneficiarie di posto alloggio e beneficiari di borse di studio Ardiss, insieme a studenti in sede e pendolari senza contributo alloggio, si assesta a quota 2.918".

Gli importi suggeriti sono invece di 120 euro al mese per 5 mesi per le matricole borsiste e per 10 mesi per tutti gli altri beneficiari. "Le ipotesi di spesa - hanno dettagliato gli studenti - diventano perciò due: senza criteri di merito (5 milioni 391mila euro) o con criteri di merito (3 milioni 200mila). In realtà, la spesa reale potrebbe essere la metà e quindi, rispettivamente, 2 milioni 600mila o 1 milione 600mila".

"Per quanto concerne, invece, la borsa servizi che contiene il contributo per l'acquisto delle dotazioni per seguire le elezioni on line, la proposta prevede 2mila euro totali per gli studenti fuori sede (400 vincolati al contributo didattica on line, 300 a libri e materiale didattico e 1.300 monetari), 1.550 euro per i pendolari (400-300-800) e 1.050 per gli studenti in sede (400-300-350). L'ipotesi di spesa - ha concluso Piccolo - è di 6,8 mln di euro con didattica on line o 5,1 milioni senza, ma in realtà anche in questo caso risulterebbe quasi dimezzata a 3,4 o 2,5 milioni".

Il dibattito è stato aperto dal consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che ha definito le richieste "molto importanti all'interno di una regione comunque virtuosa. Vanno considerate come un punto di partenza per il quale serve uno sforzo speciale, perché è sempre più forte il rischio di vedere una riduzione della popolazione studentesca".

L'esponente del Partito democratico, Cristiano Shaurli, ha aggiunto di aver udito "dati utili, proposte serie e responsabili. Io stesso avevo proposto una legge quattro mesi or sono e adesso la politica deve fare delle scelte. Non si chiede di passare solo attraverso l'Ardiss, ma il Consiglio regionale deve ragionare al di là delle risposte di Giunta Fvg e Ardiss su un intervento verso una ben delineata platea di studenti che sta nella fascia di reddito tra i 23 e i 30mila euro di Isee. È chiaro che ci sono poche risorse per tutti, ma siamo in una fase di assestamento - ha concluso il rappresentante dem - dove si decide come allocare le risorse e quali sono le priorità. Serve uno sforzo per intervenire e un provvedimento di aiuto per le spese degli studenti fuori sede sarebbe un bel segnale. Lo Stato è intervenuto con ulteriori 20 milioni di euro vincolati per gli studenti fuori sede e spero che parte di essi arrivi anche in Regione, sollevandone gli oneri".

Il capogruppo della Lega, Mauro Bordin, ha infine ricordato "le ingenti risorse rivolte al sostegno di un mondo produttivo attualmente in situazione di enorme sofferenza. La prossima settimana andremo ad approvare un assestamento di bilancio e quasi la metà delle risorse disponibili sarà volta alla sanità, oltre ai 14 milioni utili per rimandare al 2021 il pagamento dell'Irap per le imprese. Purtroppo, sono settori che richiedono queste scelte, ma ricordo che la Regione ha già incrementato le risorse per il trasporto pubblico scolastico con l'abbattimento del 50% dell'abbonamento annuale anche a livello extraurbano per gli utenti fino a 26 anni. Questi suggerimenti sono comunque validi, interessanti e intelligenti e verranno tenuti in considerazione". ACON/DB-fc



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