Confini: Bernardis (Lega), Governo tuteli lavoratori transfrontalieri
(ACON) Trieste, 26 ott - "Entrare in Slovenia per motivi non
specificatamente lavorativi o sanitari è praticamente
impossibile, grazie ai rigorosi controlli che la polizia slovena
effettua ai confini. Svariati imprenditori agricoli del
territorio goriziano, tuttavia, mi hanno segnalato
l'impossibilità di recarsi sui loro terreni dislocati in Slovenia
con conseguenti gravissimi danni economici e produttivi".
Lo segnala in una nota il consigliere regionale Diego Bernardis
(Lega), esortando "le Istituzioni che fanno capo al Governo
nazionale, a partire dal ministro degli Affari esteri, Luigi Di
Maio, e dal ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, a farsi
carico della difficile situazione che è venuta a crearsi per i
nostri lavoratori transfrontalieri, conseguentemente alla
chiusura dei confini con l'Italia da parte della Slovenia".
"Chissà che, attraverso i rigorosi controlli della polizia
slovena, non si riescano a bloccare - prosegue il rappresentante
del Carroccio - anche i continui passaggi di passeur e gli arrivi
di immigrati clandestini, oltre ad altri traffici illeciti come
quello di cuccioli di animali".
"La nostra Regione, attraverso l'assessore regionale alla
Sicurezza, Pierpaolo Roberti, ha più volte segnalato
all'Esecutivo nazionale - conclude Bernardis - che sarebbe
necessario riprendere anche da parte italiana un controllo
serrato ai confini. Sarebbe utile per una verifica puntale dei
transiti dei veicoli, delle persone e anche per contrastare
eventuali atti illeciti".
ACON/COM/db