Energia: Minoranza, ddl 107 occasione di importanza storica per Fvg
(ACON) Trieste, 27 ott - "Un'opportunità di rilievo storico per
la montagna e per l'intero Friuli Venezia Giulia", "un'ambiziosa
proposta di legge", ma anche "una tappa decisiva", "una
rivoluzione attesa da anni" e persino "uno dei momenti più
significativi dell'intera legislatura".
Tutte allineate e predisposte alla collaborazione le relazioni di
minoranza presentate oggi in Aula e legate ai contenuti del ddl
107, abbinato alla pld 98, relativo alla disciplina
dell'assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua
a uso idroelettrico, ma determinate anche nel rivendicare la
paternità nei confronti dei contenuti e degli obiettivi del
documento oggi all'esame dell'Assemblea.
"Finalmente approda in Aula una legge fortemente voluta dalle
minoranze - ha esordito il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd) - che avevano anticipato il ddl, poi presentato dalla Giunta
regionale. L'atteso e importante provvedimento si propone di
favorire uno sviluppo più armonico ed equilibrato che non guardi
solo al profitto, ma anche alle esigenze del territorio e delle
persone".
"Le positive ricadute ambientali, economiche e sociali che la
prevista assegnazione delle concessioni da parte della Regione
comporta - ha aggiunto l'esponente dem - accresceranno il
benessere della comunità. Abbiamo davanti una straordinaria
opportunità per la nostra montagna e per l'intero Fvg,
soprattutto se, come auspichiamo, le concessioni saranno affidate
a una società elettrica partecipata dalla Regione".
"In seguito alla presentazione di alcuni nostri emendamenti, la
IV Commissione ha già proficuamente riconosciuto il 100%
dell'energia gratuita agli utenti attivi, nonché - ha concluso
Conficoni - reso più stringenti le clausole sociali a
salvaguardia della stabilità occupazionale. Ora si tratta di fare
ulteriori passi avanti verso un aumento delle garanzie per i
lavoratori. Il voto finale del Partito democratico dipenderà
dalla capacità di cogliere fino in fondo questa straordinaria
occasione".
"Il nostro Gruppo consiliare, insieme alle altre forze politiche
di minoranza, nel mese di giugno - ha ricordato Cristian Sergo
(M5S) - aveva presentato un'ambiziosa proposta di legge. Una
rivoluzione attesa da anni che può diventare realtà. I pilastri
su cui si dovrebbe basare il provvedimento sono la gestione delle
risorse con destinazione dei canoni introitati ai territori
montani maggiormente interessati, la valorizzazione e la
salvaguardia dell'ambiente e della risorsa idrica, ma anche dei
posti occupazionali con un occhio di riguardo per i giovani".
"In Commissione - ha dettagliato il rappresentante pentastellato
- ci sono state alcune aperture da parte della Giunta e il testo
ne è uscito migliorato. Rimane però aperta la tematica relativa
alla destinazione del 100% dei canoni di concessione a favore dei
Comuni. Un aspetto centrale che, non essendo ancora inserito nel
testo, non ci ha permesso di votare a favore già in sede di
Commissione. Come sempre, tuttavia, garantiremo la massima
collaborazione".
"L'occasione ha una portata storica, tappa decisiva di un
percorso ancora non concluso che porta - ha esordito Giampaolo
Bidoli (Patto per l'Autonomia) - una grande possibilità di
rinnovamento e rilancio delle zone montane, nonché di tutta la
regione. L'importanza è testimoniata da un lavoro di Commissione
intenso con uno scambio e una collaborazione schietti tra
minoranza, maggioranza e uffici, ma anche una quasi inedita unità
nelle istanze dei Comuni montani, interlocutori compatti e forti
di richieste di assoluto buon senso".
"Un'occasione per la montagna del Fvg che trova strumenti per
progettare un nuovo sviluppo. Attraverso questo dd, la Regione
torna in possesso di un bene comune e che, come tale, dovrà
essere gestito. Non riusciamo a vedere nessuna alternativa alla
costruzione della società elettrica regionale, in cui la
maggioranza delle quote sia saldamente detenuta
dall'amministrazione regionale. La legge sarà una delle più
importanti di questa legislatura".
Nel riportare alla memoria "i drammatici fatti legati al massacro
del Vajont", il relatore Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha
ringraziato "il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle per aver
fatto suonare la sveglia e avermi coinvolto".
"Le due leggi sono simili, entrambe vedono la Regione Fvg
assumere un ruolo da protagonista in tema di concessioni. La
distanza tra esse - ha aggiunto Honsell - si è ridotta in sede di
approvazione in Commissione con l'accoglimento di alcuni spunti
ed emendamenti presentati dall'Opposizione. Ulteriori modifiche
sono state promesse in sede di approvazione".
Infine, il consigliere di Open Sinistra Fvg ha rivolto la sua
attenzione verso "i lavoratori delle dighe, reduci da un
trattamento che ha messo a repentaglio la loro sicurezza e quella
degli impianti. L'attuale formulazione è adesso soddisfacente e
tutela in modo molto più forte i posti di lavoro. Ci riserviamo
di dare parere favorevole qualora vengano ridotte con precisi
emendamenti nell'articolato, altrimenti questa legge vedrà la
nostra astensione. Tuttavia, potrebbe essere una norma storica
per la regione e per tutto il Paese".
ACON/DB-fc