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Finanza locale: Minoranza su ddl 112, rischio eccesso discrezionalità

28.10.2020
13:14
(ACON) Trieste, 28 ott - "Quella odierna può costituire una bella giornata per questo Consiglio regionale e anche per questa Regione. Ci apprestiamo a discutere, e spero che ci siano le condizioni per votarlo insieme, un ddl importante per l'organizzazione dei nostri Comuni e dei nostri territori. La Giunta Fvg e l'assessore Pierpaolo Roberti hanno approfittato al meglio degli equilibri politici e del mutato quadro normativo per portare a termine un percorso pienamente bipartisan nel suo ricomprendere gli sforzi e il lavoro di almeno 15 anni".

Così ha esordito oggi in Aula il consigliere regionale Francesco Russo (Pd), primo relatore di minoranza del disegno di legge 112 sulle modifiche alle disposizioni di coordinamento della finanza locale di cui alla lr 18/2015 (la disciplina della finanza locale del Friuli Venezia Giulia, nonché modifiche a disposizioni delle lr 19/2013, 9/2009 e 26/2014 concernenti gli Enti locali).

"Il risultato rappresenta non tanto una semplice regolazione della lr 18/2015, di cui viene riconosciuto l'impianto, ma un vero cambio epocale - ha aggiunto l'esponente dem - nei rapporti tra Regione ed Enti locali per effetto dell'altrettanto epocale revisione dei patti finanziari con lo Stato, che ha portato all'attuale Sistema integrato regionale. La lr 19/2019 ha rappresentato un'ulteriore cornice, che necessita di vari provvedimenti normativi, fra i quali il presente ddl che reca fondamentali provvedimenti per il Sistema integrato".

"Nell'ottica di un miglioramento e di una maggiore condivisione, dobbiamo evitare un'eccessivamente ampia discrezionalità nel rapporto fra Comuni e Amministrazione regionale così come per la concertazione fra Giunta, Consiglio delle Autonomie locali (Cal) e Cr. Abbiamo presentato proposte ed emendamenti - ha concluso Russo - per coinvolgere soprattutto il Cr e le sue Commissioni, valorizzandone la competenza specifica".

"Questo ddl viene presentato come un intervento a favore degli Enti locali - ha invece commentato il relatore Mauro Capozzella (M5S) - ma, alle volte, l'apparenza inganna. Dietro la presunta semplificazione e razionalizzazione normativa, si finisce invece per legittimare un'eccessiva sintesi normativa e il conseguente ridimensionamento della disciplina. Il rischio, pertanto, è quello di ridurre il tutto a una semplice riduzione delle disponibilità economiche in capo agli Enti locali e, dunque, della loro autonomia".

"È necessario - ha auspicato il rappresentante pentastellato - porre l'attenzione dell'Aula sulle novità disposte dagli articoli 21 e 22, in particolare all'introduzione di quel meccanismo volto alla determinazione discrezionale da pare della Giunta di un valore soglia percentuale limite, in grado di vincolare e delimitare l'indebitamento e la capacità di spesa degli Enti locali. Tale vincolo rischia di pregiudicare in via indiscriminata le capacità di investimento e di crescita degli enti locali".

"Se la Giunta sostiene la finalità di semplificazione e snellimento delle procedure, la realtà dell'intervento si concretizza nell'applicare un sistema peggiorativo in termini di capacità di spesa e autonomia. Il tutto - ha concluso Capozzella - si traduce in un sicuro risparmio economico per la Regione Fvg in aggiunta a una forte limitazione dell'autonomia di governo degli Enti locali. Quindi, più che di adeguamento e razionalizzazione normativa, più che di libertà di gestione dell'amministrazione locale, è opportuno parlare di razionalizzazione delle risorse attribuite al territorio".

"Perché questo ddl è stato illustrato, esaminato e portato in aula così di fretta? A questa domanda - ha sottolineato infine Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) - non trovo risposta, visto che la norma entrerà in vigore nel 2021. Ben altra attenzione avrebbe meritato questo documento che si pone in uno snodo legislativo multilivello cruciale e disciplina quella che, a livello di Unione europea, viene considerata la chiave di volta".

"Non vi è dubbio - ha rilevato il terzo relatore di minoranza - che dovesse essere approvata una norma regionale in grado di riflettere quel passaggio per non renderlo puramente nominalistico. La legge, tuttavia, non avrebbe dovuto ridursi all'ennesimo intarsio normativo, come invece purtroppo è questo ddl 112 che elimina le ultime vestigia delle Unioni territoriali intercomunali (Uti), senza però fare riferimento esplicito ai livelli intermedi tra Comuni e Regione. Esso espunge tutti i riferimenti agli spazi finanziari e ai loro trasferimenti. Infine, introduce in modo piuttosto generico gli obblighi di finanza pubblica". "Ulteriore elemento di criticità - ha puntualizzato Honsell in chiusura - è la scomparsa di meccanismi premiali, incentivanti o sanzionatori. Scompare anche qualsiasi riferimento a una fase di sperimentazione. Questo ddl ha indubbiamente un suo senso, ma proprio il fatto che non ci sia stato un tempo sufficiente per soppesarlo ci lascia insoddisfatti, anche se non ci vedrà contrari". ACON/DB-fc



Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Mauro Capozzella
Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra Fvg
Francesco Russo, consigliere regionale del Pd
Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale Fvg