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Assestamento: minoranza, disegno di legge troppo incerto

28.10.2020
18:00
(ACON) Trieste, 28 ott - "Dopo un Assestamento estivo segnato da interventi parziali, motivando questa scelta con l'attesa dei promessi aiuti statali, che sono arrivati garantendo risorse al comparto sanitario regionale per quasi 120 milioni di euro, al settore del trasporto pubblico locale per oltre 7 mln, agli enti locali su diversi canali e con l'accordo sul contributo per il mancato gettito fiscale, la Giunta regionale avrebbe dovuto scrollarsi di dosso tutte le incertezze e impiegare la rimanente corposa parte dell'avanzo 2019, pari a oltre 58 mln, per l'economia regionale".

Il commento è stato di Roberto Cosolini (Pd), relatore di minoranza per l'Aula nel descrivere il disegno di legge 111 sulle misure finanziarie intersettoriali e noto come Assestamento d'autunno.

Cosolini ha poi puntato il dito sulle misure adottate dalla Regione per fronteggiare la crisi causata dalla Covid-19, affermando che "lo slittamento a giugno 2021 dell'Irap per tutte le imprese dà un modesto contributo alla gestione della liquidità", perciò confida in "misure immediate di sostegno per tutto il nostro comparto alberghiero e ricettivo, nonché turistico e dell'indotto. Perché non è sufficiente intervenire sul settore sanitario, seppure necessario per coprire le maggiori spese per le case di riposo, e neppure implementare di oltre 600mila euro il capitolo che finanzia l'acquisto dei veicoli ecologici".

"In attesa della leva straordinaria del Recovery Fund, che porterà anche alla nostra Regione ampie risorse ma con tempi non ben definiti - ha concluso -, provvediamo a mettere in sicurezza imprese e lavoratori selezionando i settori maggiormente in difficoltà. Altrimenti il ddl in questione rischia di essere una sorta di manovrina con probabile scarsa efficacia, scontando ancora una volta un atteggiamento troppo prudente da parte della Giunta regionale".

"Siamo consapevoli che le decisioni da prendere dipendono inevitabilmente dallo scenario epidemiologico, perciò siamo d'accordo sulle risorse poste per sanità e agevolazioni Irap, ma diciamo no agli articoli relativi ad ambiente e trasporti in quanto contengono scelte opposte alla nostra linea politica, ma anche ai principi enunciati a parole dalla Giunta e ora disattesi nei fatti", ha esordito Cristian Sergo (M5S), altro relatore di minoranza della manovra di assestamento.

Il consigliere ha così citato le proroghe che ritardano la sperimentazione del Green Deal europeo e le politiche che continuano a incentivare l'utilizzo di fonti fossili; i 200mila euro cancellati per la creazione della società elettrica regionale; il mantenimento del 100% dello sconto benzina agevolata anche per i veicoli di classificazione ambientale Euro 4 o inferiore; le poche risorse per incentivare l'acquisto di auto ecologiche.

Al pari, con la sua relazione Sergo ha contestato la conferma del contributo di 1,5 mln al Comune di Gorizia, già finalizzato all'accesso all'ospedale cittadino e ora spostato a lavori di manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi, e i 2,8 mln per assicurare continuità al trasporto pubblico ferroviario di passeggeri, sostenendo i maggiori oneri derivanti dall'emergenza Covid. Bene, invece, la previsione di sostenere le iniziative avviate negli scorsi mesi per sviluppare cluster dell'agroalimentare e della bioeconomia.

Non lontano è andato il ragionamento del terzo relatore di minoranza, Tiziano Centis (Citt): "Questo è stato un anno drammatico per tanti, ma in particolare per i settori del lavoro e delle attività produttive. Perciò se da un lato può sembrare corretta la scelta di impiegare 125 mln di questa manovra bis rinunciando al versamento del secondo acconto Irap previsto per fine novembre, differendone il pagamento a giugno 2021, dall'altro desta perplessità l'assenza di selettività per favorire solamente chi ne abbia realmente bisogno".

"Considerato che circa 50 milioni sono destinati alla copertura di spesa sanitaria connessa all'emergenza Covid-19, il mio pensiero va alla necessità di utilizzare fondi statali per il settore salute perché - ha spiegato poi Centis - allo stesso tempo è drammaticamente urgente liberare risorse regionali per le attività produttive, in particolare per ristorazione e spettacolo. Abbiamo versato integramente 726 mln di nostre risorse allo Stato, mentre con questa manovra stanziamo la miseria di 5,3 mln per un provvedimento ancora da approvare (lo Sviluppoimpresa) per industria, commercio e terziario che potranno forse essere spesi solo nel 2021 inoltrato".

"Il nostro giudizio su questo Assestamento bis - ha concluso il civico - è dunque al momento negativo, così come è stato negativo per l'Assestamento di luglio, perché convinti che la Maggioranza non abbia ancora messo in campo i necessari interventi e sostegni al mondo produttivo regionale".

"Di certo - afferma invece Massimo Moretuzzo (Patto) nella sua relazione - ci sono delle incognite legate alle risorse che la nostra Regione avrà a disposizione nel prossimo periodo, sia in relazione alle stime sulla diminuzione del gettito fiscale di nostra competenza, sia rispetto ai rapporti finanziari con lo Stato e la loro prossima rideterminazione, con l'auspicio che si riveda definitivamente il tema del contributo del Friuli Venezia Giulia alla riduzione del debito nazionale, che oggi risulta quantomeno anacronistico".

A detta del consigliere "è condivisibile l'attenzione che il provvedimento rivolge alla sanità con la maggior parte delle risorse a disposizione della manovra. Tuttavia, in attesa di esaminare gli emendamenti, manca l'affrontare subito alcune questioni cruciali per la tenuta del sistema economico e sociale del territorio".

La misura del rinvio del pagamento dell'Irap, non persuade Moretuzzo, in quanto "è molto costosa per la Regione, senza però concedere un beneficio decisivo alle imprese in difficoltà". Inoltre, "non si trova un'azione per facilitare la didattica a distanza; ci troviamo ancora a rinviare al prossimo anno, e quindi a tenere bloccati, 1,5 milioni di euro dedicati al mondo dell'edilizia con il bonus bellezza; vediamo togliere le risorse stanziate per la creazione della società elettrica regionale; attualmente scarsi i fondi per il bonus auto ecologiche".

"Un dispositivo che certamente non è misero, ma dà l'impressione che la Giunta navighi a vista". Questa l'opinione emersa dall'ultimo relatore di minoranza, Furio Honsell (Open Fvg).

"Una parte notevole dell'avanzo, che pur giustamente è stato messo sulla sanità e sulle agevolazioni alle imprese - ha fatto presente anche Honsell - dovrebbe essere a breve rimborsata dal commissario per la Covid e recuperata nel conguaglio dell'Irap anche nell'ambito delle compensazioni maturato-riscosso, da perfezionarsi nel 2021. Sarebbe stato dunque opportuno gettare le basi, in questo ddl, per individuare le direzioni nelle quali le risorse che rientreranno o le altre che dovrebbero venire nell'ambito della Next Generation EU siano incanalate. Invece manca qualsiasi tentativo di avviare una strategia degna di tal nome".

A detta dell'esponente del Centrosinistra, nel ddl 111 vi sono "pericolosi meccanismi di contributi mirati male, che invece di ridurre le disparità le aumentano. Bisognerebbe introdurre misure di sostegno a imprese che, a seguito di chiusure e restrizioni, operano in gravi difficoltà. Mi riferisco di nuovo a quelle dello spettacolo e della musica e del loro indotto, come avevamo proposto di fare nell'ultimo Assestamento (emendamento che ci è stato bocciato), ma anche a quelle dei servizi alla persona, del fitness e del turismo".

Per Honsell, la carenza si registra in temi quali l'elaborazione di piani di azione per l'energia sostenibile e per il clima; contributi speciali per l'alta formazione; sviluppo dei servizi informatici per le Aziende sanitarie e del software libero, ovvero open source. ACON/RCM-fc



Tiziano Centis, ( a dx) consigliere regionale del Gruppo ( Cittadini )
Roberto Cosolini, consigliere regionale del Pd
Furio Honsell, consigliere regionale di Open Sinistra Fvg
Massimo Moretuzzo, consigliere regionale del Patto per l'Autonomia
Cristian Sergo, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle