Covid: Zalukar (GM), lasciare libertà di parola professionisti sanità
(ACON) Trieste, 1 nov - "Prendiamo atto della decisione
dell'assessore regionale alla Salute, Rccardo Riccardi, di
filtrare ogni comunicazione dei professionisti della sanità del
Sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia relativa
all'emergenza Covid-19. Inoltre, riteniamo che nel comunicare
l'epidemia in atto, i media abbiano non di rado privilegiato toni
drammatici e che spesso le notizie riportate mancano di
completezza scientifica".
Parte da queste due asserzioni, l'ultima interrogazione a firma
del consigliere regionale del Gruppo Misto, Walter Zalukar, che
in una nota spiega di aver chiesto alla Giunta Fedriga "se non
ritiene di garantire la libera espressione dei professionisti
della sanità e quindi la pluralità delle informazioni
sull'emergenza sanitaria".
"Se una persona è sicura del proprio operato - incalza Zalukar -
non teme che su questo ci si esprima liberamente anche
dissentendo, perché ritiene di avere argomenti per sostenere
quelle scelte; forse l'assessore Riccardi, può darsi anche
inconsciamente, non ha tale certezza. Inoltre, la reticenza
dimostrata nel rispondere puntualmente alle tante interrogazioni
mie e dei miei colleghi consiglieri denota una certa opacità di
azione. Un esempio su tutti: non presentare i dati sui tempi di
attesa. Le liste di attesa sono un indicatore di funzionamento
del Ssr e oltretutto interessano da vicino i cittadini".
"I professionisti della sanità stanno vivendo molto male questa
imposizione - sottolinea il consigliere -. Gli operatori spesso
subiscono le scelte politiche, come le ultime fantasiose riforme
sanitarie. Mentre i politici sembrano giocare a Risiko con il
Sistema sanitario, gli operatori quel Sistema devono farlo
funzionare. Tacitarli d'autorità non pare proprio una mossa
abile; se l'assessore voleva porre un argine alla
mala-informazione credo abbia sbagliato obiettivo".
Ma una stoccata arriva anche ai professionisti, che per Zalukar
"dovrebbero farsi sentire; esistono gli ordini professionali e le
rappresentanze sindacali anche per questo".
ACON/COM/rcm