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Salute: petizione a Zanin su funzioni ospedale San Vito Tagliamento

06.11.2020
14:17
(ACON) Udine, 6 nov - "Sono 1500 firme che portiamo all'attenzione del Consiglio regionale affinché siano mantenuti il punto nascita, ovvero ostetricia, ginecologia e pediatria, ma non da meno chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, anestesia e rianimazione con posti intensivi dell'ospedale di San Vito al Tagliamento, fiore all'occhiello della sanità pordenonese ma dell'intero Friuli Venezia Giulia".

Alberto Bernava e Andrea Bruscia, primi firmatari della petizione dei cittadini sanvitesi che non vogliono veder chiudere il punto nascita e tutte le altre funzioni attualmente presenti nel nosocomio della loro cittadina, attualmente privo di diversi primari e di un direttore sanitario, lo hanno spiegato al presidente dell'Assemblea legislativa, Piero Mauro Zanin, consegnandogli nella sede di Udine il documento che ora sarà trasmesso alla competente Commissione consiliare per iniziare l'iter di esame sino ad essere portato all'attenzione dell'Aula.

"Non vogliamo che il nostro ospedale sia ridimensionato, ma rafforzato - ha rimarcato Bernava - perché è un centro di rilevanza che va ben oltre San Vito e siamo grati al presidente Zanin per aver posto la sua firma morale alla nostra petizione".

"Alla politica ora consegniamo il dovere di mantenerne alto il livello di eccellenza, intervenendo dal punto di vista legislativo ma anche con criteri oggettivi come la presenza adeguata di primari, medici e infermieri", gli ha fatto eco Bruscia, parlando anche da neo-papà che, a maggior ragione dopo aver potuto verificare personalmente la qualità del servizio garantito dal punto nascita, chiede rimanga attivo.

"Si tratta di richieste che sono certo avranno l'attenzione della Commissione prima e dell'Aula poi, perché trattano la difesa di un ospedale che è una risposta per l'intero territorio e ad esse rivolgo tutto il mio sostegno morale", ha infatti detto Zanin, sottolineando l'importanza di ricevere una petizione in quanto trait d'union diretto tra istituzioni e cittadini.

"Oltre che all'area locale, a San Vito si danno risposte a tutto il Friuli Occidentale, al Veneto orientale e alla Bassa Friulana, come punto nascita ma non solo, grazie a delle funzioni che hanno saputo attrarre grandi specializzazioni. Faccio presente che, se il punto nascita di San Vito chiude, alla popolazione resta come riferimento solo Pordenone con l'ospedale e la clinica, che però è privata, di San Giorgio", ha puntualizzato il consigliere regionale Tiziano Centis, che con Simona Liguori ha accompagnato i primi firmatari.

"Si tratti o meno di Covid - ha evidenziato proprio Liguori - l'ospedale di San Vito è un emblema della sanità pubblica sotto pressione. Il nostro è un sostegno che va verso gli ospedali del Fvg capaci di coniugare un'alta specialità con un senso di umiltà e di vicinanza alle esigenze della comunità. Perché del personale sanitario ci si dovrebbe ricordare non solo nell'emergenza, ma anche nell'ordinarietà".

"La sanità non deve essere per forza sempre pubblica, ma il diritto alla salute deve essere universale e difeso dal servizio pubblico", ha concluso Bernava. ACON/RCM-fc



I presenti alla consegna della petizione sul punto nascita di S. Vito al T: Zanin, Liguori, Bruscia, Bernava e Centis (Acon)
Ancora i presenti alla consegna della petizione (Acon)
Il primo firmatario, Alberto Bernava (Acon)