Covid: Zalukar (GM), crisi ospedali non organizzati per seconda ondata
(ACON) Trieste, 10 nov - "A Udine e Trieste Pronto soccorso in
crisi, a San Daniele non più nuovi ricoveri né programmati né
urgenti, chiusi i Punti di primo intervento. Le strutture
ospedaliere del Friuli Venezia Giulia stentano a sostenere la
seconda ondata del coronavirus. Si sospendono interventi
chirurgici, accertamenti diagnostici prenotati da chissà quanto
tempo. C'erano sei mesi di tempo per organizzare il fronte in
vista della seconda ondata".
La denuncia è in una nota di Walter Zalukar, consigliere
regionale del Gruppo Misto che torna ancora una volta
sull'argomento.
"Ben cinquanta milioni di euro - fa presente Zalukar - sono stati
dirottati sulla sanità in sede di Assestamento di bilancio. Non
dovevano essere spesi per prepararsi? Per organizzare per tempo
strutture Covid o creare percorsi realmente separati Covid/no
Covid? Soprattutto per far sì che i malati in condizioni di
essere curati a casa possano trovare le cure necessarie sul
territorio, in piena sicurezza e salvaguardare, così, gli
ospedali dagli accessi evitabili?"
"In tal senso, oltre una settimana fa avevo suggerito la
riorganizzazione delle Unità speciali di continuità assistenziale
(Usca), che esistono ma hanno bisogno di essere riorganizzate, di
essere indirizzate da un'unica cabina di regia, di disporre di
protocolli operativi di chi lasciare a casa, di come curare chi
resta a domicilio, di come controllare il decorso della malattia.
Neppure questo è stato fatto - commenta il consigliere -.
Basterebbero pochi giorni e le competenze giuste".
In chiusura Zalukar si chiede, quindi, se si intende farlo "o
invece si vuol restare a guardare la crisi degli ospedali".
ACON/COM/rcm