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Covid: Zalukar (GM), crisi ospedali non organizzati per seconda ondata

10.11.2020
11:03
(ACON) Trieste, 10 nov - "A Udine e Trieste Pronto soccorso in crisi, a San Daniele non più nuovi ricoveri né programmati né urgenti, chiusi i Punti di primo intervento. Le strutture ospedaliere del Friuli Venezia Giulia stentano a sostenere la seconda ondata del coronavirus. Si sospendono interventi chirurgici, accertamenti diagnostici prenotati da chissà quanto tempo. C'erano sei mesi di tempo per organizzare il fronte in vista della seconda ondata".

La denuncia è in una nota di Walter Zalukar, consigliere regionale del Gruppo Misto che torna ancora una volta sull'argomento.

"Ben cinquanta milioni di euro - fa presente Zalukar - sono stati dirottati sulla sanità in sede di Assestamento di bilancio. Non dovevano essere spesi per prepararsi? Per organizzare per tempo strutture Covid o creare percorsi realmente separati Covid/no Covid? Soprattutto per far sì che i malati in condizioni di essere curati a casa possano trovare le cure necessarie sul territorio, in piena sicurezza e salvaguardare, così, gli ospedali dagli accessi evitabili?"

"In tal senso, oltre una settimana fa avevo suggerito la riorganizzazione delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), che esistono ma hanno bisogno di essere riorganizzate, di essere indirizzate da un'unica cabina di regia, di disporre di protocolli operativi di chi lasciare a casa, di come curare chi resta a domicilio, di come controllare il decorso della malattia. Neppure questo è stato fatto - commenta il consigliere -. Basterebbero pochi giorni e le competenze giuste".

In chiusura Zalukar si chiede, quindi, se si intende farlo "o invece si vuol restare a guardare la crisi degli ospedali". ACON/COM/rcm



Walter Zalukar, consigliere regionale del Gruppo Misto