Covid: Zanin, sbaglia chi vuole spaccare fronte unito Fvg
(ACON) Trieste, 11 nov - "Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia ha recentemente fornito la conferma che, a maggior
ragione in un contesto emergenziale senza precedenti, quando la
politica riesce a comporre un fronte unito sulle scelte più
essenziali e strategiche le istituzioni sono e saranno in grado
di fornire risposte il più possibile puntuali ed esaustive alla
propria comunità".
Lo evidenzia il presidente dell'Assemblea legislativa, Piero
Mauro Zanin, primo sostenitore "di un atteggiamento responsabile
e coordinato da parte di tutti, affrontando il contesto attuale
con lo sguardo ben proiettato al futuro perché è tempo di
scegliere molto bene come pensare e agire: se vogliamo vivere
come non ci fosse un domani liberi tutti e sia quel che sia, ma
questo non è un comportamento razionale e provocherebbe danni
forse irreversibili per salute, economia e società; al contrario,
dobbiamo convivere in maniera costruttiva con l'incertezza del
domani, cercando di anticipare i fatti con le dovute mosse e
contromosse".
"Adesso - sottolinea Zanin - sarebbe molto facile imputare le
maggiori difficoltà provocate dal Covid a decenni di gestione
complessiva della sanità completamente errata, contraria al
principio di garantire un servizio completo e capace di agire a
fisarmonica, implementando o riducendo l'offerta a seconda della
domanda e coordinando sinergicamente le strutture pubbliche con
quelle private. Sarebbe facile scambiarsi reciprocamente accuse,
invece ora i cittadini chiedono un deciso stop alle polemiche
fine a se stesse e un cambio di passo immediato che guardi a un
futuro a medio e lungo termine da progettare adesso".
"Ecco perché - conclude il presidente del Cr Fvg - la
contrapposizione interna nella nostra regione, inclusa quella tra
sindaci che hanno il difficile compito di essere costantemente a
contatto diretto con le famiglie, non è opportuna e tanto meno
utile al raggiungimento di un obiettivo fondamentale, quello
della terza rinascita del Friuli Venezia Giulia dopo la II Guerra
Mondiale e il Terremoto".
ACON/FC