Ambiente: Patto, quale lo stato dell'opera per tutela lago Cavazzo?
(ACON) Trieste, 13 nov - "A che punto sono i progetti per la
salvaguardia del lago di Cavazzo?".
Lo chiedono in una nota i consiglieri regionali del Patto per
l'Autonomia, Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, richiamando i
contenuti di un'interrogazione da loro stessi presentata per
chiedere "alla Giunta Fedriga di far luce sulle attività del
Laboratorio Lago dei Tre Comuni, il tavolo tecnico istituito per
individuare le criticità del lago di Cavazzo".
L'obiettivo dei due consiglieri, inoltre, è quello "di proporre
soluzioni finalizzate a recuperarne le condizioni di naturalità e
di garantirne la fruibilità, anche a fini turistici e in
conformità al Piano regionale di tutela delle acque con una
destinazione di spesa di 50mila euro per il 2019".
Moretuzzo e Bidoli chiedono anche di sapere "se il Laboratorio
Lago dei Tre Comuni ha elaborato un piano di lavoro, a che punto
è l'attuazione di tale piano e se sono state avviate adeguate
progettualità, al fine di costruire l'opera di bypass per
convogliare direttamente le acque gelide e torbide della centrale
di Somplago. In questo modo, diminuirebbe l'impatto sul livello
del lago, soggetto a forte oscillazione, sulla sua fruibilità
turistica e sulle attività legate alla pesca".
"Sulle acque del canale di scarico del lago verranno realizzate
tre centraline idroelettriche - ricordano i due consiglieri del
Patto per l'Autonomia - che andranno ad aggiungersi al progetto
del Consorzio di Bonifica Friulana di derivazione irrigua dallo
stesso canale di scarico. Queste centraline potrebbero continuare
a turbinare acqua proveniente dal lago, una volta che la centrale
di Somplago entrasse in fermo, con il rischio concreto di un
abbassamento del livello a causa dell'acqua turbinata. Con
l'opera di bypass, che porterà le acque in uscita dalla centrale
direttamente nel canale di scarico del lago, centraline e
derivazione irrigua potranno essere realizzate senza comportare
importanti interferenze con il bacino".
"Chiediamo alla Giunta regionale chiarezza sullo stato di fatto.
Non vorremmo - conclude la nota - che il Laboratorio Lago dei Tre
Comuni fosse un espediente al quale non fanno seguito azioni
concrete per la rinaturalizzazione e fruibilità dello stesso
lago, dimostrando di non comprenderne la strategicità per lo
sviluppo della valle e del suo circondario più vasto, ma anche
per il sistema acquifero".
ACON/COM/db