Migranti: Bernardis (Lega), Cara Gradisca zona rossa ma sx demagogica
(ACON) Trieste, 16 nov - "Dopo le segnalazioni del sottoscritto,
la Prefettura di Gorizia ha disposto la limitazione ad uscire dal
Cara di Gradisca per i sedicenti richiedenti asilo così da
contenere la diffusione del virus. Si può uscire solo per motivi
medici e per visite ospedaliere. Si tratta di una scelta
responsabile, di buonsenso e che conferma la necessità di non
affrontare la tematica dell'immigrazione in maniera ideologica
come fa la sinistra, ma avendo sempre a mente che si parla anche
di tutela della salute pubblica e, per di più, la scelta di
limitare le uscite permetterà di garantire anche la salvaguardia
e la salute degli ospiti stessi".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale della Lega, Diego
Bernardis, dopo aver appreso la decisione della Prefettura di
Gorizia di limitare le uscite dal Centro di accoglienza di
Gradisca d'Isonzo a seguito dei numerosi casi di positività al
Covid-19 riscontrati fra gli immigrati ospitati nella struttura.
"Nonostante qualche esponente di sinistra, fra cui la consigliera
regionale Chiara Da Giau, mi abbia accusato di strumentalizzare
la vicenda - sottolinea Bernardis - la verità è che le mie
sollecitazioni sono state confermate e risultate veritiere.
Reputo pertanto gravissimo l'atteggiamento di chi si ostina a
difendere i sedicenti richiedenti asilo solo per partito preso".
"Secondo la sinistra - aggiunge il leghista - soltanto i nostri
concittadini dovrebbero rispettare le norme di contenimento del
virus, mentre agli immigrati clandestini tutto dovrebbe venire
concesso, anche di poter girovagare liberamente sul territorio
nonostante risultino positivi al Covid".
"Data la vergognosa gestione del fenomeno - conclude Bernardis -
in qualsiasi altro Paese europeo il ministro dell'Interno avrebbe
già ammesso le colpe del proprio fallimento e, probabilmente,
avrebbe presentato le proprie dimissioni".
ACON/COM/fc