News


Recovery Fund: Zilli in I Comm, occasione storica se Regioni coinvolte

19.11.2020
14:28
(ACON) Trieste, 19 nov - "Un'occasione storica e un momento unico per la programmazione europea", purtroppo però condizionato "da tempistiche stringenti e dalla mancanza di indicazioni in merito a perimetro finanziario, contenuti e ruolo che, come Regione Friuli Venezia Giulia, potremo rivestire. Auspichiamo, in tal senso, un'ulteriore riflessione da parte del Governo riguardo il coinvolgimento delle Regioni".

Lo ha sottolineato oggi l'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, in apertura di lavori della I Commissione consiliare, presieduta da Alessandro Basso (FdI) e riunita in modalità telematica, dedicati alla sua informativa incentrata sul tema del Recovery Fund. Ai lavori ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin.

Zilli, reduce dall'illustrazione del Bilancio consolidato per l'esercizio finanziario 2019 (in quella fase il gruppo di lavoro era stato integrato dai presidenti delle altre Commissioni consiliari), ha anche ricordato che "il Recovery fund va analizzato in un quadro di incertezza come quello attuale e dubito seriamente che i tempi possano rivelarsi brevi. In esso si incrociano svariati strumenti finanziari, tutti potenziali veicoli di risorse per il sistema italiano e anche per la nostra regione. Sono tre i canali di finanziamento che, in contemporanea, si innestano sui veicoli normali come la Programmazione europea attuale 2014-20 e quella futura 2021-27. Quindi, il momento è davvero strategico".

"Nel luglio scorso - ha ricordato l'assessore - il Consiglio europeo ha approvato stanziamenti per 1.824 miliardi di euro, articolati in due linee di finanziamento: il quadro finanziario pluriennale per la politica di coesione 2021-27 che ne destina oltre 38 miliardi all'Italia e il pacchetto Next Generation Eu (ossia, il Recovery Fund) che riconosce 750 miliardi. 209 sono destinati al Programma per la ripresa e la resilienza (Pnrr) da poter utilizzare nel Sistema paese: 190 per il Pnr, 11 per il React-Eu e 8 per il Programma Horizon-Eu".

"Il Governo ha anche deciso che il Pnrr sia costituito con il coordinamento del Comitato interministeriale per gli Affari europei. I processi di lavorazione dello Stato e quelli di istruttoria tecnica - ha evidenziato Zilli - hanno però fatto emergere fin da subito, come hanno evidenziato un po' da tutte le Regioni, una visione centralistica per un dialogo dello Stato solo con i suoi Enti ausiliari sul territorio, senza coinvolgere le Regione e le Autonomie locali".

"Le Regioni - ha proseguito - hanno più volte offerto la disponibilità di condividere il percorso e io stessa sono stata indicata dal governatore Massimiliano Fedriga come rappresentante per il tavolo politico nell'ambito della Conferenza delle Regioni. Esisteva anche la volontà di creare un patto territoriale con le rappresentanze locali per renderle protagoniste insieme allo Stato di un percorso comune. Salvo qualche apertura del ministro per gli Affari europei, Vincenzo Amendola, il Governo ha comunque inteso procedere in maniera diversa, anche abbiamo comunque creato un gruppo di coordinamento per fissare le linee per un'uniformità di intervento, evitando sovrapposizioni e rispettando le varie caratteristiche territoriali. Il ministro ha accolto la proposta di collaborazione delle Regioni, ma nessuno ha compreso il loro ruolo e, per ora, rimangono solo soggetti attuatori e non protagonisti delle scelte".

Nel corso del dibattito, caratterizzato da richieste di dettaglio e di approfondimento, sono intervenuti i consiglieri Diego Moretti, Enzo Marsilio e Sergio Bolzonello (Pd), Cristian Sergo (M5S), Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia), Antonio Lippolis (Lega), Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) e Tiziano Centis (Cittadini).

Tutti i consiglieri hanno manifestato l'esigenza di curare in maniera particolare il coordinamento e la condivisione attraverso un costante e approfondito dibattito, manifestando tuttavia una certa perplessità per le tempistiche particolarmente strette nell'ottica della predisposizione di programmi organici ed efficaci. Nello specifico, all'ottimismo operativo di Honsell ha fatto eco lo scetticismo del leghista Lippolis. Centis, dal canto suo, ha auspicato che venga evitato "un assalto alla diligenza, caratterizzato da un eccesso di istanze che, invece, devono essere controllate con attenzione".

Il pentastellato Sergo, auspicando "progetti concreti e non libri dei sogni", ha invece chiesto di poter "esaminare i risultati della prima ricognizione effettuata dagli uffici", chiedendo anche lumi in merito "alla ripartizione degli 80 miliardi di euro che, secondo i miei calcoli, potrebbero portare in Fvg un miliardo e 600 milioni". Il consigliere Moretuzzo, parlando di "partita della vita", ha sottolineato che "la nostra forza potrà arrivare solo dalla possibilità di elaborare una strategia chiara e ben definita, indipendentemente dal rapporto con lo Stato".

Il rappresentante dem, Bolzonello, ha infine ricordato che "inizialmente avevo attribuito meno di un'ora da parte dell'Aula da dedicare alla nostra mozione sul Recovery Fund. Un contatto con il presidente Zanin, invece, mi ha confermato il valore di questa tematica decisiva per il futuro della comunità e mi adeguo con piacere a qualcosa di molto più esauriente. Tuttavia, vorrei capire - ha concluso - se la Giunta regionale ritenga che questo ambito sia di pertinenza esclusivamente sua oppure pensi di estenderlo anche al Consiglio".

"Noi ci siamo mossi subito - ha sottolineato Zilli in sede di replica finale - e, considerando il tetto massimo di risorse complessive da 80 miliardi, tutti dovranno rivedere le proprie esigenze. Attualmente, non siamo in grado fare una cernita delle progettualità, perché non conosciamo le risorse. Quindi, la preoccupazione sull'effettiva attuazione di questo importante veicolo ci impedisce di incidere sulle progettualità per la ripresa".

"Siamo ingabbiati da tempistiche stringenti, ma - ha aggiunto - non conosciamo ancora perimetro finanziario, contenuti e ruolo che potremo rivestire. Non abbiamo linee guide alle quale attenerci. Personalmente, rinnovo l'impegno con il Cr e invito tutti i consiglieri a prendere contatti con i rispettivi rappresentanti a Roma".

"La fase è ancora embrionale ma, nonostante tutto, non siamo rimasti fermi: la raccolta è stata fatta con numeri e valore potenziale delle proposte. Serve comunque - ha concluso Zilli - un quadro generale più chiaro per confrontarci e poter infine selezionare. Questo è l'impegno che mi prendo e auspico un dibattito approfondito la prossima settimana in Aula". ACON/DB-fc



Massimo Moretuzzo, consigliere regionale ( Patto per l'Autonomia)
Tiziano Centis, consigliere regionale (Cittadini)
Sergio Bolzonello, consigliere regionale del Pd
Barbara Zilli, Assessore regionale alle Finanze
Alessandro Basso,(FdI) presidente della I Commissione consiliare