Covid: Ussai (M5S), piani pandemia case riposo deboli sotto emergenza
(ACON) Trieste, 25 nov - "I dati forniti dall'assessore
regionale Riccardo Riccardi in merito alle positività da Covid
all'interno delle case di riposo sono preoccupanti. Inoltre,
confermano come non si sia agito per tempo nell'individuare
strutture adeguate per la quarantena".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Movimento 5
Stelle, Andrea Ussai, riferendosi "alla risposta data dal
vicepresidente della Regione Fvg all'interrogazione
sull'emergenza nelle strutture per anziani".
"Durante la prima ondata, i contagi nelle case di riposo erano
stati 676 tra gli ospiti e 281 tra gli operatori. Ora, anche se -
sottolinea l'esponente pentastellato - non è stato fornito un
quadro puntuale delle strutture interessate, siamo invece
arrivati rispettivamente a 1.334 e 569, coinvolgendo 106 persone
su un totale di 165".
"Già nel mese di giugno - ricorda Ussai - avevamo chiesto nuove
strutture dedicate alla quarantena, in modo da affrontare le
esigenze anche per i mesi a venire. Tuttavia, né su questo
aspetto, né su quello relativo alla carenza di personale, è stato
agito tempestivamente".
"Secondo notizie di stampa, l'Azienda sanitaria universitaria
Giuliano-Isontina (Asugi) nei giorni scorsi avrebbe comunicato
l'impossibilità di trasferire gli anziani positivi non gravi in
aree Covid. Ritengo questo fatto gravissimo, perché non tutte le
case di riposo - spiega il consigliere del M5S - sono in grado di
garantire gli standard organizzativi e strutturali per gestire la
presenza di soggetti positivi al loro interno. Tanto più che i
sindacati denunciano, anche in questa seconda ondata, una carenza
di dispositivi di protezione individuali (guanti, camici e
mascherine) in numerose strutture".
"Perciò, è necessario - suggerisce Ussai - agire sulle modalità
di approvvigionamento, anche attivando per tutte le case di
riposo l'apposito sistema informatico di Insiel".
"Sempre per quanto riguarda Asugi, non risulta attivata la task
force di infermieri e operatori socio sanitari prevista dal piano
pandemico - conclude la nota - per supportare l'assistenza e
l'effettuazione di tamponi nelle strutture per anziani, sostenute
solo da alcuni operatori dell'Azienda in forma volontaria. È
mancato, in sostanza, un concreto piano di supporto
organizzativo: i piani pandemici, che prevedono il trasferimento
tempestivo degli ospiti positivi in strutture dedicate, sono
crollati come castelli di carta davanti a questa situazione".
ACON/COM/db