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Violenza donne: Zanin, palazzo Consiglio rosso per smuovere coscienze

25.11.2020
19:2
Marcolin (Crpo) chiede di velocizzare percorso contrasto

(ACON) Trieste, 25 nov - "Il 31,5% delle donne italiane tra i 16 e i 70 anni (significa 6 milioni e 788mila donne) ha subito una violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita, delle quali 652mila sono state stuprate; dall'inizio dell'anno, nel nostro Paese, sono stati registrati già 93 femminicidi; durante il lockdown le richieste di aiuto sono aumentate del 73%. È partendo purtroppo da questi dati Istat che oggi, 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, come Consiglio regionale desideriamo portare il nostro contributo perché il primo passo, il più importante, è quello di non girare la testa dall'altra parte ma riconoscere con determinazione che il problema esiste, che non riguarda solo gli altri ma tutti noi, e tutti possiamo nel nostro piccolo fare qualcosa".

Lo ha affermato il presidente dell'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, che in apertura degli odierni lavori d'Aula ha raccolto l'invito della consigliera Ilaria Dal Zovo di far rispettare un minuto di silenzio pensando alle donne che hanno subìto, o stanno ancora subendo, violenza tra le mura domestiche piuttosto che sui luoghi di lavoro. Alle 18, invece, alla presenza di tutti consiglieri regionali in segno di condivisione della problematica, è avvenuta l'accensione di luci rosse per tingere la facciata del Palazzo, in piazza Oberdan, a Trieste.

"Il lockdown non ha aiutato sicuramente le donne che vivono disagi perché la convivenza forzata ha esacerbato situazioni già critiche. Le chiamate al 1522, ci indica l'Istat, in questi 10 mesi hanno registrato un triste record, con numeri elevatissimi nei giorni del blocco. Questo è il segnale incontrovertibile che dobbiamo agire in fretta nel diffondere e far comprendere la cultura della parità", è il commento della presidente della Commissione regionale pari opportunità (Crpo Fvg), Dusy Marcolin.

"L'introduzione del Codice Rosso è solo un tassello del percorso ancora lungo da fare, ma che necessariamente deve essere accorciato come tempistica di azione. La Crpo Fvg - ha reso noto la sua presidente - ha organizzato una serie di incontri/intervista con figure professionali importantissime, che trattano il tema violenza quotidianamente. Interviste che metteremo in rete e che auspichiamo possano arrivare a tutte le donne in difficoltà e che da questi suggerimenti e conoscenze possano trovare il coraggio per mettere fine alle situazioni di disagio che stanno, sempre segretamente, vivendo. Ascolteremo un medico di famiglia, una commissaria di Polizia, una ginecologa che lavora in ospedale e una psicologa-psicoterapeuta".

"Non esiste una cura alla violenza sulle donne, sia essa fisica o psicologica - ha aggiunto Zanin - ma insieme, istituzioni e cittadini, possiamo trovare come contrastarla, partendo dal riconoscerla e passando per la prevenzione attraverso strumenti come la scolarizzazione e l'inclusione sociale per non far sentire le donne isolate, dando loro autonomia economica con processi di formazione, educando i nostri figli sin da piccoli a portare loro rispetto e riconoscere l'importante ruolo che hanno all'interno della famiglia".

La consigliera regionale Chiara Da Giau (Pd) ha parlato di "iniziativa importante, sperando che questa giornata non costituisca solo un momento per indicare gli altri che sbagliano ma, altresì, per fare una riflessione su tutti quei comportamenti che possono aprire la porta all'idea che, con le donne, si può fare qualsiasi cosa si voglia". La pentastellata Dal Zovo ha suggerito invece che "oltre alla scuola, anche noi genitori possiamo svolgere un ruolo fondamentale in questa grande battaglia per educare i nostri figli al rispetto verso la donna e le altre persone".

L'esponente dem, Mariagrazia Santoro, ha invitato tutti alla riflessione, perché "la violenza sulle donne si articola attraverso vari temi: anche quello economico per garantire l'indipendenza di poter scegliere la strada migliore. Serve una grande operazione culturale che riguardi soprattutto i ragazzi e gli uomini, protagonisti di un atteggiamento di sopraffazione emerso anche durante il lockdwon". La forzista Mara Piccin ha ricordato il valore "dell'approvazione unanime di una mozione che ora impegna il Cr Fvg. FI è intervenuta in aula per mia voce - ha aggiunto - annunciando oggi stesso anche il deposito di un progetto di legge nazionale che prevede l'istituzione di un reddito per le persone che sono riuscite a lasciarsi alle spalle un problema che, spesso, emerge in famiglia".

Simona Liguori (Cittadini) ha chiesto "un no secco, senza sé e senza ma. Il problema è culturale e dobbiamo insegnare ai nostri giovani il valore dell'affettività e a voler bene all'altra persona nel rispetto dei generi, delle appartenenze e delle etnie quale segno di civiltà".

"Alla violenza, che può essere eclatante quanto subdola - ha infine commentato da remoto Maddalena Spagnolo (Lega) - ogni individuo deve opporsi, stigmatizzando gli episodi e non lasciando correre alcunché fino a quando, si spera, questa piaga potrà essere superata".

In precedenza, l'Assemblea aveva approvato all'unanimità una mozione presentata da Furio Honsell (Open Fvg) e sottoscritta da tutti i consiglieri, che impegna la Giunta Fedriga ad attivare misure urgenti di contrasto alla violenza di genere. ACON/RCM-DB/fc



Il Palazzo tinto di rosso per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
La presidente della Commissione regionale pari opportunità (Crpo Fvg) Dusy Marcolin
La consigliera regionale della Lega, Maddalena Spagnolo