Covid: Cosolini (Pd), evitare zona rossa senza attacchi a Opposizioni
(ACON) Trieste, 27 nov - "Evitare peggioramenti che facciano
precipitare il Friuli Venezia Giulia in zona rossa è un
obiettivo, ma anche un auspicio, comune. Tuttavia, il fatto che
il Governo regionale si ostini a scaricare colpe sulle
Opposizioni e continui ad avere un altalenante cambio di
posizioni, contribuisce a creare ulteriore confusione in quei
cittadini che vengono poi tacciati come irresponsabili".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Roberto Cosolini
(Pd), commentando "le dichiarazioni del presidente della Regione
Fvg, Massimiliano Fedriga, e dell'assessore alla Salute, Riccardo
Riccardi, oggi presente durante i lavori della III Commissione
consiliare".
"L'auspicio - sottolinea l'esponente dem - è quello di sentire
meno racconti sui primati della Regione e un maggiore
riconoscimento delle problematiche, così da risolverle con il
contributo di tutti. Se non entriamo in zona rossa, ovviamente,
siamo tutti molto contenti. Rimane tuttavia evidente il crescendo
nel mese di novembre di una preoccupante situazione
dell'emergenza pandemica, al punto che il presidente Fedriga
aveva recentemente ipotizzato delle zone rosse anche in Fvg".
"Nella sua ultima conferenza stampa - ricorda Cosolini - aveva
anche annunciato un'ordinanza che, con alcuni ripensamenti,
tendeva, tra divieti e raccomandazioni, a stringere un po' le
maglie nella gestione di una fase evidentemente critica. Stona,
perciò, che Fedriga e anche Riccardi, oggi in Commissione,
chiamino sempre in causa i comportamenti a loro dire scorretti
dell'Opposizione".
"Opposizione - aggiunge il consigliere del Partito democratico -
che ha più volte dato disponibilità a collaborare e ha
dimostrato, come suo dovere, la criticità di alcune situazioni,
mantenendo un atteggiamento coerente. Non sempre è stato così
dalla parte opposta, dove si è passati dalle critiche in piazza
al dpcm di ottobre, alle critiche alla zona arancione e, infine,
ai toni fortemente preoccupati di qualche giorno fa".
"Non vorremmo, nella misura in cui sembri che la situazione possa
tendere a un leggero miglioramento, prospettiva per la quale
siamo i primi a essere soddisfatti, che pensieri e prospettive -
conclude la nota del Pd - si ribaltino nuovamente, così da
ritrovarci alle iniziali posizioni di contrasto politico e
istituzionale, in cui si narrava di una Regione da primati e di
un Governo centrale carente di ascolto e azione".
ACON/COM/db