Stabilità: sì IV Comm a parti competenza, verso firma con Trenitalia
Zannier sui cinghiali, al macello e non più in discarica
(ACON) Trieste, 27 nov - La IV Commissione consiliare,
presieduta da Mara Piccin (FI) e riunita in modalità telematica,
ha approvato le parti di competenza della manovra di bilancio. Le
votazioni hanno registrato il favore del Centrodestra e
l'astensione delle Opposizioni, ad eccezione dell'articolo 4
della Stabilità su cui Sergo ha espresso l'opinione contraria del
M5S.
Nel dettaglio, il capitolo della legge di stabilità 2021 dedicato
a Infrastrutture e Territorio pesa per 372,52 milioni, di cui
26,7 per le concertazioni, dell'intero bilancio regionale. Lo ha
ricordato l'assessore regionale di riferimento, Graziano
Pizzimenti, soffermandosi poi su quanto inserito nell'articolo 5
del ddl 117 Stabilità, dal Centro interregionale per i sistemi
informatici e statistici allo scorrimento delle domande per i
Comuni interessati alle attività per la conformazione al Piano
paesaggistico regionale, al necessario contributo regionale al
Comune di Monfalcone affinché ottenga lo stanziamento statale
collegato al Piano nazionale per la riqualificazione sociale e
culturale delle aree urbane degradate, a cui anche il Comune
isontino ha partecipato ("La Regione nel 2015 promise un sostegno
che non è mai arrivato - ha spiegato Pizzimenti - e oggi
interveniamo noi con 600mila euro affinché non perda l'aiuto
statale"), e dalle risorse al Comune di Gorizia per
l'elettrificazione dei binari interni al terminal intermodale
transfrontaliero a quelle per il Comune di Cormons utili per il
centro di interscambio modale regionale di II livello.
Parimenti, l'assessore ha detto delle missioni 2021 del Defr che
vedono, tra le varie politiche regionali, quelle inerenti i
servizi ferroviari e, in particolare, il contratto da concludere
con Trenitalia (sulla sua conclusione - si è appreso - hanno
pesato gli effetti della crisi da Covid-19 e la pesante riduzione
in termini di introiti con ripercussioni che si avranno almeno
sino al 2024), il sostegno alla mobilità urbana ed extraurbana
degli studenti, il Piano operativo triennale (Pot) per il porto
di San Giorgio di Nogaro, l'Accordo di programma per la
rigenerazione urbana del porto vecchio di Trieste, l'istituzione
della Zona logistica semplificata (Zls) nel territorio regionale,
le opere di valorizzazione dello scalo del porto di Monfalcone,
gli interventi per la messa in sicurezza degli edifici
scolastici, la revisione della variante del Piano del governo del
territorio (Pgt) e quella della legge sulla gara degli appalti
pubblici.
Tra gli interventi che proseguono, Pizzimenti ha citato quelli
per la prima casa e per il trasporto, con il 50% di sconto per
gli abbonamenti urbani ed extra urbani rivolti agli studenti.
Aprendo il dibattito, Cristian Sergo (M5S) ha chiesto delle cifre
per l'edilizia scolastica, di quelle per il cosiddetto bonus
Bellezza di valorizzazione dei centri storici ("talmente esigue
che tanto varrebbe estinguere il capitolo"), degli stanziamenti
per gli alloggi Ater da sistemare ("anche qui la cifra lascia
perplessi"), del Fondo regionale per i giovani e del capitolo
Trenitalia inserito nel Defr.
Anche Massimo Moretuzzo (Patto) ha commentato negativamente il
bonus Bellezza, ma anche i tagli alla mobilità ciclistica. Ha
quindi chiesto specifiche sulla Zona logistica semplificata e
sulla legge degli appalti, affermando che la Regione dovrebbe far
valere la propria autonomia e non attendere che lo Stato ponga
dei paletti entro cui muoversi. Avendo già coinvolto la
Commissione paritetica, ha domandato a che punto è la legge. "Non
è che stiamo attendendo cosa accade a livello nazionale - è stata
la risposta dell'assessore - ma la legge regionale non può non
essere condizionata dall'atteggiamento schizofrenico normativo
del settore che stiamo registrando. Non sarà solo una legge sui
lavori pubblici ma sui contratti pubblici, dunque lavori e
forniture".
Mariagrazia Santoro (Pd) ha citato alcune voci a suo dire
contraddittorie tra il Defr e quanto realmente stanziato per il
Pgt, per il bonus Bellezza e per gli interventi manutentivi degli
alloggi Ater, e dei tempi del contratto con Trenitalia. Ha quindi
sottolineato che, per la legge sugli appalti, bisogna muoversi
insieme e non in contrasto con lo Stato. In merito al trasporto
pubblico locale (Tpl) su gomma, auspica un'audizione con
l'assessore, voluta anche da Tiziano Centis (Citt) che poi ha
chiesto anche di possibili investimenti sull'elettrificazione di
ulteriori linee ferroviarie.
Furio Honsell (Open Fvg) ha parlato delle ciclovie e della
necessità di definire una rete che metta in sicurezza i percorsi
e ne recuperi quanti più possibile; sua la raccomandazione di non
frammentare con tanti soggetti di riferimento le opere per
l'accessibilità del territorio montano.
Di Difesa dell'ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, con
poste pari a 97,01 mln, ha parlato l'assessore Fabio Scoccimarro,
riferendosi in particolare all'articolo 4 della Stabilità dove si
parla di un progetto per il conseguimento della neutralità
energetica e climatica entro il 2045 di cui la Regione Fvg sarà
pilota, di interventi di bonifica di siti contaminati da
realizzare in via sostitutiva da parte dei Comuni, di ulteriori
monitoraggi sulle acque sotterranee ubicate nel Sito di interesse
nazionale (Sin) Trieste e, infine, del progetto aMare Fvg, finora
realizzato in via sperimentale nel 2019 sono nell'ambito del
Comune di Trieste, che sarà esteso a tutto il territorio costiero
della regione.
"Nel ddl non troverete il bonus Biciclette - ha poi precisato -
perché secondo me era inutile mettere piccole somme quando già il
Governo ha previsto una posta importante, piuttosto lavoreremo
perché l'aiuto non sia solo ai cittadini di Comuni con più di
50mila abitanti ma la soglia si abbassi".
Puntuali nuovamente le domande di Sergo che, in questo caso, si
sono focalizzate sui 300mila euro, dal 2021 al 2023, per
l'affidamento esterno delle attività istruttorie, i controlli e
le verifiche che competono alla direzione regionale Ambiente; sul
Piano di gestione per le grandi derivazioni elettriche, le loro
concessioni e la prevista società elettrica regionale; sui fondi
per la manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua dei fiumi, con
mezzo milione di euro a fronte dei 4 milioni stanziati in
passato; sulle spese per il canale di accesso del porto di
Monfalcone.
Temi ripresi anche dalla consigliera Santoro, che ha chiesto pure
perché sia stato azzerato il capitolo con le università per la
gestione del Piano inquinamento diffuso e perché sono previsti
solo 100mila euro ai Comuni per la rimozione e lo smaltimento
dell'amianto, argomento a cui ha fatto eco anche l'intervento di
Centis che ha citato la discarica di Porcia. "I fondi amianto
sono gli stessi dello scorso anno", è stata la risposta di
Scoccimarro, che ha poi detto a Moretuzzo dei contributi per i
centri di riuso ("ci sono 2 mln non spesi nella Stabilità
precedente") e dei 750mila euro per il progetto pilota riferito
al Green Deal ("è un importo per la parte propedeutica, non
abbiamo ancora i dettagli").
Honsell ha invece definito il Defr "un insieme di buone
intenzioni ma restano tali, non vi è alcun riferimento di
coinvolgere gli enti locali e promuovere con loro i piani di
sostenibilità del clima", oltre a riproporre la propria
contrarietà al progetto di ripristino della viabilità del
percorso casera Collina-casera Plotta, in Comune di Paluzza,
quando la Commissione ha ascoltato il perché di alcuni
spostamenti tabellari di poste e spese relative alla Protezione
civile dal 2021 al 2022 piuttosto che su capitoli inizialmente
non stanziati. "E' una richiesta giunta dalla direzione Foreste
che la Protezione civile ha colto - è stato spiegato - e che ha
alla base l'idea di poter portare soccorso nel caso in cui si
ripeta un evento come la tempesta Vaia".
Un intervento è stato fatto anche dall'assessore alle Risorse
agroalimentari, Stefano Zannier, che ha detto della posta di
40mila euro che va a coprire le domande 2020 da danni per fauna
selvatica indennizzabili, a cui si darà risposta con un
meccanismo forfettario del 70%, per le quali non si era riusciti
a effettuare i sopralluoghi prestabiliti causa emergenza Covid.
Altri 40mila euro consentono di gestire tutti i capi di bestiame
prelevati dal Controllo fauna del Corpo forestale ("praticamente
cinghiali", ha puntualizzato Zannier) affinché non siano più
destinati a essere portati in una discarica, piuttosto che in un
inceneritore, ma potranno essere ceduti ai soggetti del circuito
carni, dunque ai macelli. "Ne facciamo una questione etica e non
solo di economia", ha puntualizzato l'assessore.
ACON/RCM-fc