Covid: Sergo-Ussai (M5S), grave denuncia operatori Pronto Soccorso Ud
(ACON) Trieste, 1 dic - "Quando sono le forze di opposizione a
denunciare la situazione drammatica nei pronto soccorso, il
presidente della Regione accusa di voler denigrare, ora che sono
gli operatori che quotidianamente operano in prima linea nella
lotta al Covid, ci auguriamo che Fedriga si renda conto della
situazione e cerchi di risolverla, senza girare lo sguardo".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Movimento 5
Stelle, Cristian Sergo e Andrea Ussai. "Il presidente della
Regione non si occupi solo del colore ma anche di una seconda
ondata gestita male. Gli ospedali pieni, le case di riposo sono
in buona parte colpite dal virus. Non crediamo arriverà un mea
culpa, ma speriamo almeno in provvedimenti per fronteggiare le a
pesanti criticità evidenziate".
"Il presidente e il vice Riccardi, anche rispondendo a una nostra
interrogazione la scorsa settimana, cercano - evidenziano i
pentastellati - di rassicurare sulla disponibilità di posti
letto, ma sia le terapie intensive che gli altri reparti sono in
evidente difficoltà. Le immagini che circolano sui siti di
informazione e sui social erano, purtroppo, significative, tanto
che la lettera dei trenta dirigenti medici della Soc Pronto
Soccorso-Medicina d'Urgenza di Udine, indirizzata al direttore
generale di Asufc, Massimo Braganti, non lascia spazio ai dubbi".
"Per quanto riguarda le terapie intensive, è stato confermato che
Udine è satura da un mese e che ora verranno spostati dieci
pazienti a Trieste - aggiungono Sergo e Ussai-. Il piano di
potenziamento della Regione sta definitivamente saltando,
considerato che ai 120 posti di terapia intensiva iniziale il
piano di potenziamento ne prevedeva 55 in più. In merito alla
nostra interrogazione, Riccardi aveva detto che i posti dedicati
ai pazienti Covid erano 59, oggi i ricoveri sono 62: ciò
significa che stiamo ricoverando persone nei posti inizialmente
previsti per i no Covid".
"L'allarme già lanciato da anestesisti e rianimatori all'inizio
di novembre tracciava un quadro preoccupante per i nostri
ospedali ma, evidentemente, non si è intervenuto in maniera
sufficientemente efficace per migliorare la situazione -
continuano i consiglieri del M5S -. Molto più facile prendersela
con il Governo, come accaduto qualche giorno dopo, per avere
posizionato il Friuli Venezia Giulia in zona arancione. La
priorità deve essere quella di migliorare la risposta sanitaria
ed evitare gravi situazioni come quelle denunciate nei giorni
scorsi, ascoltando le istanze degli operatori. Altrimenti -
concludono - anche l'eventuale zona gialla, che potrebbe arrivare
nei prossimi giorni, sarebbe una vittoria di Pirro".
ACON/COM/fc