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Covid: Zalukar (Misto), controproducente ridurre orario uffici postali

03.12.2020
10:48
(ACON) Trieste, 3 dic - "Davanti agli uffici postali si osservano lunghe code in seguito alle misure anti Covid adottate da Poste Italiane, tra cui la riduzione degli orari di apertura e gli ingressi contingentati alle aree di attesa interne. Ho interrogato la Giunta regionale per sapere se non ritenga utile interloquire con la società per concordare provvedimenti guidati dalla logica e volti al miglioramento dei servizi".

Lo scrive in una nota Walter Zalukar, consigliere regionale del Gruppo Misto.

"Da articoli di stampa nonché da numerose segnalazioni di cittadini, è emersa come particolarmente problematica la situazione dell'ufficio postale triestino di Opicina - fa sapere Zalukar -, il cui orario di apertura è stato dimezzato, infatti chiude alle 13.25, mentre in era pre Covid era aperto anche il pomeriggio. Poste Italiane ha risposto che tali misure sono volte alla tutela della salute dei lavoratori e dei clienti, inoltre rispettano le direttive nazionali e regionali".

"Come le restrizioni di orario possano contenere il virus non è dato sapere - è il commento del consigliere -, né ci aiuta la logica, giacché per evitare affollamenti la misura più ragionevole sarebbe l'estensione degli orari di apertura per diluire l'afflusso di gente, piuttosto che la restrizione che inevitabilmente concentra le persone. Infatti all'esterno dell'ufficio di Opicina si creano code che, vista la strettezza del marciapiede, producono assembramenti".

"Né va trascurato che le lunghe attese per servizi postali determinano un rallentamento delle attività sociali ed economiche - conclude Zalukar - e che d'inverno l'attesa all'esterno con temperature rigide non solo è disagevole, ma espone persone anziane a un maggior rischio di ammalarsi". ACON/COM/rcm



Walter Zalukar, consigliere regionale del Gruppo Misto