Covid: Zalukar (Misto), controproducente ridurre orario uffici postali
(ACON) Trieste, 3 dic - "Davanti agli uffici postali si
osservano lunghe code in seguito alle misure anti Covid adottate
da Poste Italiane, tra cui la riduzione degli orari di apertura e
gli ingressi contingentati alle aree di attesa interne. Ho
interrogato la Giunta regionale per sapere se non ritenga utile
interloquire con la società per concordare provvedimenti guidati
dalla logica e volti al miglioramento dei servizi".
Lo scrive in una nota Walter Zalukar, consigliere regionale del
Gruppo Misto.
"Da articoli di stampa nonché da numerose segnalazioni di
cittadini, è emersa come particolarmente problematica la
situazione dell'ufficio postale triestino di Opicina - fa sapere
Zalukar -, il cui orario di apertura è stato dimezzato, infatti
chiude alle 13.25, mentre in era pre Covid era aperto anche il
pomeriggio. Poste Italiane ha risposto che tali misure sono volte
alla tutela della salute dei lavoratori e dei clienti, inoltre
rispettano le direttive nazionali e regionali".
"Come le restrizioni di orario possano contenere il virus non è
dato sapere - è il commento del consigliere -, né ci aiuta la
logica, giacché per evitare affollamenti la misura più
ragionevole sarebbe l'estensione degli orari di apertura per
diluire l'afflusso di gente, piuttosto che la restrizione che
inevitabilmente concentra le persone. Infatti all'esterno
dell'ufficio di Opicina si creano code che, vista la strettezza
del marciapiede, producono assembramenti".
"Né va trascurato che le lunghe attese per servizi postali
determinano un rallentamento delle attività sociali ed economiche
- conclude Zalukar - e che d'inverno l'attesa all'esterno con
temperature rigide non solo è disagevole, ma espone persone
anziane a un maggior rischio di ammalarsi".
ACON/COM/rcm