Covid: Bordin (Lega), nuovo Dpcm penalizza spostamenti piccoli Comuni
(ACON) Trieste, 3 dic - "La scelta del Governo che permette a
milioni di persone di spostarsi per Roma e praticamente chiude in
casa la maggior parte dei cittadini della nostra Regione,
residenti in piccoli centri che non possono nemmeno essere
paragonati a un rione della capitale, non ha fondamento
sanitario, ma denota chiaramente un Governo sordo alle esigenze
del Paese".
Lo scrive in una nota il capogruppo della Lega in Consiglio
regionale, Mauro Bordin, a commento del nuovo decreto
ministeriale che "non tiene conto delle esigenze dei territori di
cui si sono fatti portavoce i presidenti di Regione che, ancora
una volta, sono rimasti inascoltati dal Governo".
"La disparità di trattamento tra coloro che abitano nei paesini,
magari in zone svantaggiate come quelle montane, e quelli che
abitano nelle metropoli è insensata - ribadisce Bordin - e avrà
come unico risultato classificare cittadini di serie A e
cittadini di serie B che subiranno ingiustamente una sorta di
lockdown da zona rossa come regalo di Natale da parte del Governo
giallorosso".
"Le regole devono essere eque e anche uno sprovveduto
comprenderebbe che vietare gli spostamenti al di fuori del
proprio Comune diventa irrilevante e ininfluente nelle grandi
città, ma estremamente penalizzante nei piccoli centri. Si pensi
che, da sola, Roma conta più del doppio degli abitanti del Friuli
Venezia Giulia. Per essere corretti, quindi - conclude
l'esponente della Lega -, nella nostra regione gli spostamenti
dovrebbero essere consentiti ovunque oppure nelle grandi città
dovrebbero essere vietati al di fuori della propria via o rione.
Scelgano pure, ma lo facciano senza fare figli e figliastri".
ACON/COM/rcm