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Covid: Bordin (Lega), nuovo Dpcm penalizza spostamenti piccoli Comuni

03.12.2020
15:39
(ACON) Trieste, 3 dic - "La scelta del Governo che permette a milioni di persone di spostarsi per Roma e praticamente chiude in casa la maggior parte dei cittadini della nostra Regione, residenti in piccoli centri che non possono nemmeno essere paragonati a un rione della capitale, non ha fondamento sanitario, ma denota chiaramente un Governo sordo alle esigenze del Paese". Lo scrive in una nota il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Mauro Bordin, a commento del nuovo decreto ministeriale che "non tiene conto delle esigenze dei territori di cui si sono fatti portavoce i presidenti di Regione che, ancora una volta, sono rimasti inascoltati dal Governo".

"La disparità di trattamento tra coloro che abitano nei paesini, magari in zone svantaggiate come quelle montane, e quelli che abitano nelle metropoli è insensata - ribadisce Bordin - e avrà come unico risultato classificare cittadini di serie A e cittadini di serie B che subiranno ingiustamente una sorta di lockdown da zona rossa come regalo di Natale da parte del Governo giallorosso".

"Le regole devono essere eque e anche uno sprovveduto comprenderebbe che vietare gli spostamenti al di fuori del proprio Comune diventa irrilevante e ininfluente nelle grandi città, ma estremamente penalizzante nei piccoli centri. Si pensi che, da sola, Roma conta più del doppio degli abitanti del Friuli Venezia Giulia. Per essere corretti, quindi - conclude l'esponente della Lega -, nella nostra regione gli spostamenti dovrebbero essere consentiti ovunque oppure nelle grandi città dovrebbero essere vietati al di fuori della propria via o rione. Scelgano pure, ma lo facciano senza fare figli e figliastri". ACON/COM/rcm



Mauro Bordin, capogruppo della Lega in Consiglio regionale