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Ue: Zanin in Commissione Civex, focus su regole migrazione economica

05.12.2020
10:30
(ACON) Trieste, 5 dic - "Il focus della nuova regolamentazione tematica deve essere incentrato sul problema dell'asilo mentre, per quanto riguarda la migrazione economica, deve essere regolarizzata in modo stringente e univoco soprattutto la sua declinazione clandestina. Altrimenti, si rischia di creare tensioni all'interno delle comunità che possono vanificare il diritto d'asilo stesso".

È quanto emerso nel corso dell'intervento del presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, durante i lavori in videoconferenza della Commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni (Civex) del Comitato europeo delle Regioni (CdR).

Le molteplici competenze della Commissione Civex, della quale Zanin è vicepresidente per il quinquennio 2020-25, coprono anche ambiti quali lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia, le politiche in materia di immigrazione, asilo e visti, la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, trattati e negoziati internazionali, terrorismo e controllo delle frontiere, nonché la politica di vicinato.

"Il nuovo patto - ha specificato il presidente del Cr Fvg - non sembra avere raggiunto l'obiettivo della semplificazione delle procedure di asilo e respingimento, considerato anche il termine molto stringente dei cinque giorni per l'esame delle domande di asilo e protezione sussidiaria. Esistono ancora dei dubbi sulla procedura delle quote previste dalle sponsorizzazioni, iter che rischia di scaricare sui Paesi di primo approdo tutta la difficoltà della gestione del problema, salvando chi non ha questo problema e lavandosi la coscienza attraverso il semplice stanziamento di risorse finanziarie.".

"Credo che il ruolo di Regioni ed Enti locali - ha aggiunto Zanin - debba diventare più incisivo e definito, visto che il problema non investe tutti i territori nazionali in modo eguale. Addirittura, all'interno dello stesso Stato coinvolge principalmente i territori di confine, soprattutto in Italia e in particolare la regione della quale sono presidente del Cr. Inoltre, credo che sia necessario studiare maggiori azioni proattive per quei Paesi dai quali partono i flussi migratori: è necessario che l'Europa si faccia carico non solo della difesa dei propri confini, ma anche dell'eventuale sviluppo di quelle aree, affinché i migranti possano trovare soddisfazione all'interno delle rispettive comunità".

Per quanto concerne l'integrazione dei giovani migranti e l'accoglienza diffusa sui territori "per evitare concentrazione e ghettizzazione - secondo il presidente del Cr Fvg - deve essere basata su programmi sostenibili e determinati dai Paesi ospitanti, affinché queste risorse costituiscano un'opportunità su basi di giustizia. È importante anche insistere sulla formazione del capitale umano nei Paesi di origine e, per questo motivo, il Fvg ha attivato progetti di training in Libia finanziati dall'Ue ma anche attraverso la Nicosia Initiative".

Infine, ha concluso Zanin, è anche necessario "evitare quella che non può e non deve diventare una concorrenza sleale tra competenze dei locali e dei migranti con un controllo ferreo dei contratti di lavoro per salvaguardare i diritti di tutti, evitando lo sfruttamento. In relazione ai minori non accompagnati, inoltre, va evitato che questi utilizzino i nostri processi di formazione per poi svolgere le attività lavorative nei Paesi di origine. Sarebbe un utilizzo di risorse a carico del Paese ospitante all'interno dell'Ue che, in seguito, diventerebbe uno sfruttamento delle loro capacità lavorative nei luoghi di provenienza". ACON/DB-fc



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