Salute: Zalukar (Misto), SSr attende rilancio dopo tagli Serracchiani
(ACON) Trieste, 6 dic - Tagli dei posti letto negli ospedali:
ad affrontare l'argomento è il consigliere regionale Walter
Zalukar (Misto) con una nota in cui afferma che "la gestione
della sanità del Friuli Venezia Giulia da parte dell'allora
Giunta Serracchiani è stata un totale fallimento e ha inferto
danni al Sistema sanitario regionale (Ssr) sotto ogni aspetto:
culturale, organizzativo, economico e, non da ultimo,
nell'erogazione dei servizi".
"Purtroppo, in sanità la manomissione improvvida del Sistema ha
effetti di lunga durata - prosegue Zalukar - e non si limita agli
anni di malgoverno. La pandemia ha messo ancor più in evidenza
una sanità ridotta male da chi aveva adottato criteri ideologici,
desueti e non scientifici. Nel programma del presidente Fedriga,
la ricostruzione e il rilancio in chiave moderna del nostro Ssr
occupa un posto di rilievo e questo intendimento ha senza dubbio
contribuito alla sua affermazione elettorale. E' senz'altro vero
che la Giunta Fedriga ha trovato macerie: il personale
demoralizzato e spossato, il caos organizzativo, i territori
raggruppati a casaccio e una pasticciata fusione tra ospedali e
territorio".
"In questa situazione disastrata si annovera anche la riduzione
dei posti letto - aggiunge l'esponente di Centrodestra - che è
frutto di un approccio ben preciso e messo nero su bianco dalla
ex presidente Serracchiani nelle sue prime Linee di gestione del
2013, ove afferma di mettere in campo azioni regionali che
favoriscano il contenimento dei costi. Ma ciò significa tagliare
e basta: una cosa è razionalizzare le risorse - sottolinea
Zalukar -, altra è razionarle tout court, che è quello che la
Serracchiani ha fatto sulle spalle dei cittadini. Questo
approccio ha portato indiscutibilmente a un taglio di posti
letto, certificato nella delibera di Giunta 2673/2014: meno 579
posti letto per acuti in regione, di cui meno 188 a Trieste, la
città più colpita dalla scure".
"Dispiace che il progetto di Fedriga, di ricostruire prima e
rilanciare poi la nostra sanità, non si riesca proprio a vedere.
Una governance debole, tecnicamente non all'altezza e con pochi
slanci innovativi, rischia di vanificare le buone intenzioni. Ma
non disperiamo - chiosa il cobsigliere - forse un cambiamento in
corsa, un colpo di reni è ancora possibile".
ACON/COM/rcm