Lavoro: Da Giau (Pd), bene continuità politiche, ma servono strategie
(ACON) Trieste, 9 dic - "La continuità del nuovo programma
triennale delle politiche attive del lavoro con le linee
tracciate dal centrosinistra nella precedente legislatura è una
base positiva per affrontare il complesso tema del lavoro.
Peccato che si fermi al 2019, senza ipotizzare nuove strategie e
strumenti come sarebbe richiesto dai cambiamenti che l'emergenza
covid determina sul mercato del lavoro. Speriamo di vedere
tempestivi aggiornamenti nel prossimo futuro".
Lo afferma la consigliera regionale del Pd Chiara Da Giau a
margine della seduta della 2ª commissione riunita oggi per
esprimere il parere sul programma triennale delle politiche
attive del lavoro per gli anni 2021-2023.
"Se da un lato è vero che la crisi pandemica ha accentuato alcune
criticità, già rilevate fino al 2019, come la ridotta
partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la ridotta
quota di giovani nel mercato stesso - prosegue la consigliera di
Opposizione - è vero anche che ci troveremo di fronte a
situazioni molto diverse per quanto riguarda i settori in crisi,
l'organizzazione e le caratteristiche della domanda di lavoro.
Non ci pare che si sia provato a delineare scenari né strumenti
nuovi in vista di tutto ciò, cercando di anticipare gli
interventi che saranno necessari, per esempio all'indomani dello
sblocco dei licenziamenti".
Secondo Da Giau, inoltre, "le conseguenze della denatalità sul
mercato del lavoro, non possono trovare risposta solo con le pur
importanti misure per la conciliazione dei tempi di cura, vita e
lavoro. Se queste avranno anche effetto sulle culle a breve medio
tempo, l'incremento della componente giovane dell'offerta di
lavoro potrà registrarsi solo da qui a 20-25 anni. Le necessità
odierne devono essere colmate con politiche che aumentino fin da
subito l'attrattività regionale e per farlo serve sinergia tra
politiche d'impresa e politiche del lavoro".
Infine, conclude la consigliera dem, "così come è stata accolta
la nostra richiesta di discutere il programma in commissione,
allo stesso modo auspichiamo che, come promesso, il confronto non
si esaurisca qui, ma prosegua per verificare la necessità di
altri interventi".
ACON/COM/fa