Ristorazione: ok unanime Aula a mozione filiera regionale ospedaliera
(ACON) Trieste, 10 dic - Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, riunito in presenza a Trieste, ha approvato
all'unanimità la mozione 201 dedicata al tema della filiera
regionale della ristorazione ospedaliera. Il provvedimento ha
assorbito anche i contenuti della mozione 216 che,
precedentemente abbinata, è stata invece ritirata in corso
d'opera. In calce al documento finale, evidenziando piena
condivisione trasversale, sono state apposte le firme di tutti i
consiglieri regionali.
Obiettivo della mozione 201 era quello di promuovere una filiera
regionale in grado di garantire la qualità dei pasti per degenti
e operatori, sostenendo l'economia locale e tutelando i diritti
dei lavoratori. Inizialmente presentata dai consiglieri regionali
Andrea Ussai (che oggi l'ha illustrata all'Aula), Mauro
Capozzella, Ilaria Dal Zovo e Cristian Sergo (M5S), si erano
aggiunte progressivamente anche le firme di Walter Zalukar
(Gruppo Misto), Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli (Patto per
l'Autonomia).
La 201, invece, si caratterizzava anche per le sigle di Zalukar
(primo firmatario) Ussai stesso e Furio Honsell (Open Sinistra
Fvg), puntando a soppesare con adeguati metodi di valutazione
economica l'ipotesi di un sistema interno con modalità di
preparazione fresco-caldo e approvvigionamento a filiera corta.
Nel corso dei lavori è stato accolto anche un emendamento
modificativo caratterizzato da quattro punti e proposto dai
forzisti Giuseppe Nicoli (primo firmatario), Franco Mattiussi e
Mara Piccin, insieme ai leghisti Mauro Bordin, Danilo Slokar e
Ivo Moras, ad Alessandro Basso (FdI) e Mauro Di Bert (Progetto
Fvg/Ar). I suoi contenuti sono stati approvati in forma
sottoemendata, nuovamente all'unanimità, acquisendo anche una
modifica suggerita da Ussai.
Con il provvedimento, in considerazione del fatto che "una buona
alimentazione è essenziale per il benessere dell'organismo e
condiziona la qualità della vita", ma anche che "nel soggetto
ospedalizzato una nutrizione non adeguata provoca un aumento dei
tempi di degenza e riabilitazione", si impegna la Giunta
regionale a "promuovere una filiera regionale della ristorazione
ospedaliera che valorizzi l'impiego di prodotti agro-alimentari
freschi, di stagione e da filiera corta per garantire la qualità
e per migliorare i controlli sul processo produttivo, sostenendo
l'economia locale e il contenimento degli impatti ambientali".
Inoltre, l'obiettivo è quello di utilizzare quale tipologia
preferenziale di ristorazione collettiva ospedaliera quella
legata al sistema fresco-caldo (gli alimenti vengono cotti dalla
cucina, centralizzata oppure in loco) rispetto al cook and chill
(raffreddamento veloce delle pietanze appena cotte) con
conseguente produzione di pasti in modalità espressa o preparati
in giornata vicino alle sedi, garantendo tempi di consegna tali
da preservare le qualità organolettiche e nutrizionali dei pasti.
Ussai ha parlato esplicitamente di "un nuovo modello per
promuovere la filiera regionale e l'utilizzo di prodotti freschi
di stagione, migliorando la qualità e intensificando i controlli
con preziose ricadute economiche, soprattutto a livello locale.
Il sistema fresco-caldo va sempre preferito per favorire una
consegna rapida dei pasti e preservare le qualità organolettiche
del cibo nel pieno recepimento dei principi europei e nazionali".
Anche Zalukar si è soffermato "sulla qualità del cibo sotto il
profilo organolettico. Valutiamo inoltre le ricadute economiche
sul territorio e, soprattutto, quelle sociali, garantendo
condizioni economiche adeguate agli operatori. È necessario
superare le analisi costo-efficacia, avvicinando invece la
prospettiva costo-utilità".
Nel corso della discussione generale sono intervenuti i
consiglieri Roberto Cosolini (Pd) e Honsell. L'esponente dem ha
parlato di "indirizzo importante che potrebbe essere allargato
dall'ambito ospedaliero fino al campo della ristorazione
collettiva. Inoltre, emerge la necessità di rimettere d'ordine
nel sistema delle esternalizzazioni degli Enti pubblici".
Honsell, dal canto suo, ha suggerito "un'indagine approfondita
sul tema del fresco-caldo", auspicando che "il dispositivo finale
mantenga le introduzioni in quanto significative sotto il profilo
educativo".
Il vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi,
è intervenuto prima dell'espressione dell'Aula riconoscendo e
condividendo "lo spirito e le ragioni di una mozione. Non credo
che regola e prezzo possano orientare le scelte dei pasti nelle
strutture pubbliche, perché la ricaduta deve concretizzarsi in
termini qualitativi e anche territoriali. Sono d'accordo con
Cosolini: è il caso di aprire una finestra sulle
esternalizzazioni che vanno regolate con attenzione dal Pubblico
per evitare certe situazioni a danno delle persone più fragili".
La 201 e la 216 erano le prime due mozioni previste dal programma
dei lavori odierno dell'Aula che, in apertura di seduta
antimeridiana, aveva già concesso spazio alle interrogazioni a
risposta immediata (Question Time) rivolte alla Giunta Fedriga.
ACON/DB-fc