Salute: Ussai (M5S), filiera ristorazione ospedali occasione preziosa
(ACON) Trieste, 10 dic - "Approvata all'unanimità la mozione
del Movimento 5 Stelle per promuovere una filiera regionale della
ristorazione ospedaliera al fine di garantire la qualità dei
pasti per degenti e operatori, sostenere l'economia locale e
tutelare i diritti dei lavoratori".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Andrea Ussai
(M5S), primo firmatario della mozione, aggiungendo che si tratta
di "un tema particolarmente importante, considerando che una
buona alimentazione è parte integrante della terapia, rafforza le
difese immunitarie e può ridurre i tempi di degenza e
riabilitazione, nonché il rischio di riospedalizzazione, oltre ad
agire positivamente su autonomia e qualità della vita".
"Il testo, emendato dalla Maggioranza, mantiene invariati gli
impegni della nostra mozione - ha sottolineato l'esponente
pentastellato - ampliando e specificando i campi di applicazione.
Il documento, approvato dall'Aula, impegna la Giunta ad attivarsi
per promuovere una filiera agroalimentare regionale della
ristorazione collettiva, compresa quella ospedaliera, che
valorizzi l'impiego di prodotti freschi, di stagione, da filiera
corta e di prossimità, sostenendo l'economia locale e il
contenimento degli impatti ambientali e degli sprechi alimentari".
Per quanto riguarda, nello specifico, la preparazione del cibo
negli ospedali, si punta "a mantenere il sistema di produzione
espresso o fresco-caldo ove già in dotazione' e di utilizzarlo
come tipologia preferenziale nelle altre strutture - specifica il
testo della mozione - con conseguente produzione di pasti in
modalità espressa in sede ospedaliera oppure pasti preparati lo
stesso giorno vicino alle sedi ospedaliere e sanitarie,
garantendo tempi di consegna in grado di preservare le qualità
organolettiche e nutrizionali".
"Dove non sia possibile adottare questi modelli, si impegna la
Giunta a valutare di mantenere la somministrazione di pasti
prodotti presso un centro di produzione ubicato in una sede
ospedaliera regionale, conservati per un massimo di cinque
giorni. Un bel passo in avanti rispetto alla situazione attuale
negli ospedali di Trieste, Udine e Cividale - commenta Ussai -
dove il cibo proviene da fuori regione e viene consumato anche
dopo più di venti giorni di conservazione".
"Una relazione dell'Università di Trieste sugli alimenti serviti
nell'ospedale di Cattinara, effettuata nel 2018, ha portato alla
luce una situazione particolarmente critica. I cibi - spiega il
consigliere del M5S - sono caratterizzati da perdita delle
proprietà nutritive, sviluppo di composti ossidati e, in alcuni
prodotti, anche da odori sgradevoli. A tutto questo si aggiungono
numerose segnalazioni sullo scarso gradimento dei pasti da parte
dei pazienti".
"La questione - conclude la nota - riveste una grande importanza
per le persone ricoverate, ma rappresenta anche una straordinaria
occasione per la filiera agroalimentare del Friuli Venezia
Giulia. I dati del 2017, che riguardano la procedura di gara poi
ritirata, parlano di un importo di oltre 243 milioni di euro in
sette anni per la ristorazione degli enti del Servizio sanitario
regionale. Un'opportunità anche economica, quindi, oltre a una
necessità per la salute e per un sistema alimentare sostenibile
sul piano ambientale e sociale".
ACON/COM/db