News


Recovery Fund: ok unanime Aula a mozione che dà voce al Consiglio

10.12.2020
18:40
(ACON) Trieste, 10 dic - Anche il Consiglio regionale farà sentire la sua voce nelle grandi scelte del Recovery Fund. La mozione che chiedeva di costituire un tavolo di lavoro, sottoscritta da tutti i gruppi politici, è stata approvata all'unanimità al termine di un ampio dibattito nell'Aula di piazza Oberdan.

Ha avuto dunque successo la scelta di mettere da parte l'ordine del giorno presentato a settembre dai consiglieri del Pd per cercare una condivisione più ampia su un obiettivo che è caro a tutti: coinvolgere i membri dell'Assemblea legislativa nell'elaborazione degli obiettivi da finanziare con i miliardi provenienti dal fondo straordinario dell'Unione europea, messo in campo per ripartire dopo la pandemia.

La mozione impegna dunque il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin, a costituire un gruppo di lavoro allargato - formato dai presidenti dei gruppi, delle commissioni e del Comitato per la legislazione - per vagliare gli indirizzi strategici individuati dalla Giunta, esaminare azioni e progetti proposti dalle commissioni consiliari ed evidenziare le priorità nell'ambito degli obiettivi individuati.

"Pur nella differenza di vedute politiche - ha detto il capogruppo del Pd Sergio Bolzonello, tra i primi firmatari della mozione - devo dire che il presidente Zanin ha avuto un ruolo fondamentale nel trovare la giusta mediazione, anche nei confronti del presidente della Giunta, Massimiliano Fedriga. Con questa azione il Consiglio ritrova una centralità che sembrava persa nei primi anni di questa legislatura".

"Io spero che il Governo - ha commentato Mauro Bordin, capogruppo della Lega - conceda alle Regioni un ruolo propositivo e non solo esecutivo: se così sarà, ben venga la condivisione in Consiglio. La Giunta avrà giustamente un ruolo-guida nelle scelte degli indirizzi, ma noi intendiamo dare il nostro contributo propositivo".

La discussione in Aula si è concentrata sulla natura delle scelte da fare e qui sono affiorate le differenze di vedute tra Maggioranza e Minoranza. Bolzonello ha criticato le anticipazioni fornite dall'assessore regionale al Patrimonio, Sebastiano Callari, circa il progetto di una nuova sede per gli uffici regionali nel Porto Vecchio di Trieste: "E' un passaggio che mi ha dato fastidio, perché sembra che sia già tutto deciso".

Altri esponenti delle Opposizioni, tra cui il capogruppo del Patto Autonomia, Massimo Moretuzzo, Furio Honsell di Open Sinistra Fvg, Tiziano Centis dei Cittadini, Mariagrazia Santoro e Cristiano Shaurli del Pd, hanno contestato anche nel merito l'investimento anticipato dalla Giunta. "Le indicazioni dell'Unione Europea sono evidenti - ha ricordato Moretuzzo - e parlano di energia pulita e digitalizzazione: dobbiamo guardare al 2050, allo smart working e a una società in cui serviranno meno strade fisiche e più strade digitali". "La pandemia deve farci cambiare i paradigmi dello sviluppo", gli ha fatto eco Centis, mentre Santoro ha parlato di "mentalità anni Novanta: ho un'area dismessa e decido cosa metterci dentro: non è questa la strada giusta".

È toccato all'assessore Barbara Zilli inquadrare il progetto anticipato da Callari per l'area del Porto Vecchio in un contesto più ampio, fatto di informatizzazione e sviluppo delle reti 5G. "A questo capitolo delle smart city vorremmo dedicare progetti per 1 miliardo e 740 milioni - ha dettagliato l'assessore, che si è detta pronta al confronto con il Consiglio su tutti i temi -. Tra i grandi settori di investimento ci sono anche la piattaforma logistica intermodale, cui sarebbero destinati 3,4 miliardi, il progetto di resilienza del territorio che punta alla crescita sostenibile (per 2,4 miliardi), la rivoluzione verde con 2,2 miliardi, gli interventi nell'ambito della sanità per 733 milioni". Mauro Capozzella e Cristian Sergo (M5S) - rispondendo ai dubbi espressi da Bordin ma anche dal collega consigliere della Lega Danilo Slokar - hanno ricostruito le scelte del Governo nazionale, assicurando che verrà dato il giusto peso alle indicazioni del Parlamento e delle Regioni. I due pentastellati, stavolta in contrapposizione con gli esponenti del Pd, hanno invece ribadito la loro contrarietà al Mes, il meccanismo di salvaguardia europeo per il potenziamento del sistema sanitario.

"Abbiamo messo da parte questo tema divisivo - ha commentato Shaurli (Pd) - per concentrarci sul metodo: dobbiamo discutere tutti insieme come spendere i fondi".

Questa è la sfida che aveva anticipato Zanin e che viene definita nella mozione come la terza ripartenza dopo la guerra e il terremoto. ACON/FA-fc



Il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin
Il capogruppo della Lega, Mauro Bordin
Il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello
L'assessore Fvg alle Finanze, Barbara Zilli