Edilizia: Aula respinge pdln 13 Santoro sui subappalti
(ACON) Trieste, 10 dic - Già bocciata dalla IV Commissione
consiliare a ottobre e nuovamente a inizio dicembre, ora anche
l'Aula ha respinto a maggioranza (sì dei Gruppi di Opposizione,
ma no di tutti i Gruppi di Centrodestra), la proposta di legge
nazionale (pdln) 13 in tema di subappalti che Mariagrazia Santoro
aveva depositato assieme ad altri colleghi del Pd.
"La proposta presentata non è in grado di offrire soluzioni
concrete, bensì presenta molte criticità", è stato lapidario il
relatore di maggioranza, Lorenzo Tosolini (Lega).
"È stata persa un'occasione importante - così, invece, ha
sostenuto la proponente Santoro quale relatrice di minoranza -
per dare un segnale al Parlamento e alle categorie, che
aspettavano da molto tempo un intervento anche regionale per
correggere la normativa in vigore e la possibilità di maldestre
interpretazioni da parte delle stazioni appaltanti".
La consigliera ha ribadito che nel 2019, nell'emettere due
sentenze in tema di subappalti nei contratti pubblici, "la Corte
di Giustizia europea aveva sostenuto la necessità di prevedere di
volta in volta la percentuale di subappalto da parte dell'ente
appaltatore a fronte di adeguate motivazioni, escludendo una
determinazione a priori di limiti per via legislativa statale".
A suo dire, si rende necessaria una modifica a quanto previsto
dall'articolo 105 del Codice dei contratti pubblici, per
adeguarsi alle due sentenze e prevenire errori interpretativi.
Inoltre, suggerisce di tener conto dei suggerimenti giunti dall'
Autorità nazionale anticorruzione (Anac) a novembre 2019 "per il
corretto svolgimento delle gare e impedire che i ribassi siano
eccessivi e incontrollati pregiudicando la bontà esecutiva delle
opere".
"Senza interventi legislativi - ha concluso la dem - si corre il
rischio di una proliferazione di gare con subappalti liberi anche
al 100% che sostanzialmente si configurano come cessioni totali
di contratto, fattispecie però vietata dalla legge. Come nel caso
di una gara indetta dal Comune di Udine".
Queste, invece, le motivazioni di Tosolini alla sua contrarietà
alla pdln 13: l'abrogazione prevista all'articolo 1 inerente la
legge 55/2019 detta Sblocca cantieri è del tutto superflua,
trattandosi di disposizioni già da ritenersi disapplicate a
fronte delle sentenze della Corte di Giustizia; all'articolo 2,
la disposizione proposta per la legge 30/2016 Codice dei
contratti pubblici, introduce di fatto un limite normativo al
subappalto che, seppure condivisibile per quanto riguarda il
limite del 100%, potrebbe prestarsi a dubbi di legittimità in
relazione al principio di concorrenza.
"Equiparare il subappalto al 100% o l'integrale esecuzione della
categoria prevalente a cessione del contratto risulterebbe
inoltre azzardato - ha aggiunto il leghista - considerato che il
contratto non viene ceduto e che il contraente principale è
responsabile in via esclusiva verso la stazione appaltante.
Inoltre la disposizione proposta consente di escludere del tutto
il subappalto da parte delle stazioni appaltanti a fronte di una
chiara indicazione della disciplina europea che ne consente
sempre l'utilizzo, salvo limitazioni specifiche".
Con una serie di ulteriori spunti al respingimento del testo
proposto, l'esponente di Centrodestra ha chiuso la questione
affermando che "la pdln, per come formulata, risulta essere non
conforme al dettato della sentenza della Corte di Giustizia
europea e generica circa i termini di applicazione".
"Due articoli di assoluta ragionevolezza e di aiuto per le
piccole e medie imprese, che respingendoli invece sembra che la
Regione le voglia abbandonare a se stesse", ha detto a difesa del
provvedimento Furio Honsell (Open Fvg).
Massimo Moretuzzo (Patto) ha evidenziato che "il caso del 100%
del subappalto, che la Maggioranza dice impossibile, è già
avvento con il Comune di Udine. E al di là dell'aspetto tecnico,
c'è il fatto che esprimiamo una preoccupazione reale per le
nostre imprese".
Per Cristian Sergo (M5S), la pdln 13 poteva essere corretta con
degli emendamenti ma utilizzata comunque per far conoscere la
posizione della Regione Fvg, esattamente come si fa con una
mozione, anche se in questo caso la parola finale è del
Parlamento.
La bontà delle argomentazioni, la non strumentalità della
proposta, la capacità di rappresentare le necessità di un intero
settore sono state le leve, per Sergio Bolzonello (Pd), che hanno
spinto il suo Gruppo a presentare la pdln Santoro. "La Provincia
di Trento ha fatto la medesima cosa. Non si capisce quale sia la
vera motivazione per cui il Centrodestra di questa regione,
invece, la vuole respingere", ha aggiunto chiedendo una ulteriore
riflessione.
A fargli eco il collega di partito Diego Moretti, che ha
ricordato che "la Regione Fvg non ha competenza in materia di
subappalti, quindi non si poteva che agire che con una proposta
di tipo nazionale, ma evidentemente è un argomento scomodo per la
Maggioranza, che al massimo ha concesso una discussione a livello
di Commissione ma nulla più".
"La materia degli appalti è di competenza regionale ed è qui che
stiamo lavorando, con un disegno di legge che attende, per essere
depositato, che arrivino tutte le indicazioni nazionali, oggi
ancora in cambiamento", ha affermato l'assessore alle
Infrastrutture e Territorio, Graziano Pizzimenti, ripetendo
quando già spiegato in IV Commissione a sostegno del suo parere
contrario alla proposta in discussione.
ACON/RCM-fc