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Edilizia: Aula respinge pdln 13 Santoro sui subappalti

10.12.2020
18:55
(ACON) Trieste, 10 dic - Già bocciata dalla IV Commissione consiliare a ottobre e nuovamente a inizio dicembre, ora anche l'Aula ha respinto a maggioranza (sì dei Gruppi di Opposizione, ma no di tutti i Gruppi di Centrodestra), la proposta di legge nazionale (pdln) 13 in tema di subappalti che Mariagrazia Santoro aveva depositato assieme ad altri colleghi del Pd.

"La proposta presentata non è in grado di offrire soluzioni concrete, bensì presenta molte criticità", è stato lapidario il relatore di maggioranza, Lorenzo Tosolini (Lega).

"È stata persa un'occasione importante - così, invece, ha sostenuto la proponente Santoro quale relatrice di minoranza - per dare un segnale al Parlamento e alle categorie, che aspettavano da molto tempo un intervento anche regionale per correggere la normativa in vigore e la possibilità di maldestre interpretazioni da parte delle stazioni appaltanti".

La consigliera ha ribadito che nel 2019, nell'emettere due sentenze in tema di subappalti nei contratti pubblici, "la Corte di Giustizia europea aveva sostenuto la necessità di prevedere di volta in volta la percentuale di subappalto da parte dell'ente appaltatore a fronte di adeguate motivazioni, escludendo una determinazione a priori di limiti per via legislativa statale".

A suo dire, si rende necessaria una modifica a quanto previsto dall'articolo 105 del Codice dei contratti pubblici, per adeguarsi alle due sentenze e prevenire errori interpretativi. Inoltre, suggerisce di tener conto dei suggerimenti giunti dall' Autorità nazionale anticorruzione (Anac) a novembre 2019 "per il corretto svolgimento delle gare e impedire che i ribassi siano eccessivi e incontrollati pregiudicando la bontà esecutiva delle opere".

"Senza interventi legislativi - ha concluso la dem - si corre il rischio di una proliferazione di gare con subappalti liberi anche al 100% che sostanzialmente si configurano come cessioni totali di contratto, fattispecie però vietata dalla legge. Come nel caso di una gara indetta dal Comune di Udine".

Queste, invece, le motivazioni di Tosolini alla sua contrarietà alla pdln 13: l'abrogazione prevista all'articolo 1 inerente la legge 55/2019 detta Sblocca cantieri è del tutto superflua, trattandosi di disposizioni già da ritenersi disapplicate a fronte delle sentenze della Corte di Giustizia; all'articolo 2, la disposizione proposta per la legge 30/2016 Codice dei contratti pubblici, introduce di fatto un limite normativo al subappalto che, seppure condivisibile per quanto riguarda il limite del 100%, potrebbe prestarsi a dubbi di legittimità in relazione al principio di concorrenza.

"Equiparare il subappalto al 100% o l'integrale esecuzione della categoria prevalente a cessione del contratto risulterebbe inoltre azzardato - ha aggiunto il leghista - considerato che il contratto non viene ceduto e che il contraente principale è responsabile in via esclusiva verso la stazione appaltante. Inoltre la disposizione proposta consente di escludere del tutto il subappalto da parte delle stazioni appaltanti a fronte di una chiara indicazione della disciplina europea che ne consente sempre l'utilizzo, salvo limitazioni specifiche".

Con una serie di ulteriori spunti al respingimento del testo proposto, l'esponente di Centrodestra ha chiuso la questione affermando che "la pdln, per come formulata, risulta essere non conforme al dettato della sentenza della Corte di Giustizia europea e generica circa i termini di applicazione".

"Due articoli di assoluta ragionevolezza e di aiuto per le piccole e medie imprese, che respingendoli invece sembra che la Regione le voglia abbandonare a se stesse", ha detto a difesa del provvedimento Furio Honsell (Open Fvg).

Massimo Moretuzzo (Patto) ha evidenziato che "il caso del 100% del subappalto, che la Maggioranza dice impossibile, è già avvento con il Comune di Udine. E al di là dell'aspetto tecnico, c'è il fatto che esprimiamo una preoccupazione reale per le nostre imprese".

Per Cristian Sergo (M5S), la pdln 13 poteva essere corretta con degli emendamenti ma utilizzata comunque per far conoscere la posizione della Regione Fvg, esattamente come si fa con una mozione, anche se in questo caso la parola finale è del Parlamento.

La bontà delle argomentazioni, la non strumentalità della proposta, la capacità di rappresentare le necessità di un intero settore sono state le leve, per Sergio Bolzonello (Pd), che hanno spinto il suo Gruppo a presentare la pdln Santoro. "La Provincia di Trento ha fatto la medesima cosa. Non si capisce quale sia la vera motivazione per cui il Centrodestra di questa regione, invece, la vuole respingere", ha aggiunto chiedendo una ulteriore riflessione.

A fargli eco il collega di partito Diego Moretti, che ha ricordato che "la Regione Fvg non ha competenza in materia di subappalti, quindi non si poteva che agire che con una proposta di tipo nazionale, ma evidentemente è un argomento scomodo per la Maggioranza, che al massimo ha concesso una discussione a livello di Commissione ma nulla più".

"La materia degli appalti è di competenza regionale ed è qui che stiamo lavorando, con un disegno di legge che attende, per essere depositato, che arrivino tutte le indicazioni nazionali, oggi ancora in cambiamento", ha affermato l'assessore alle Infrastrutture e Territorio, Graziano Pizzimenti, ripetendo quando già spiegato in IV Commissione a sostegno del suo parere contrario alla proposta in discussione. ACON/RCM-fc



Furio Honsell (Open Fvg)
Edilizia: Aula respinge pdln 13
Il capigruppo di PrFvg/Ar, Mauro Di Bert, e il consigliere regionale Luca Boschetti (Lega)
Mariagrazia Santoro (Pd)