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Ambiente: Bidoli (Patto), trovare alternative a presa idraulica Arzino

11.12.2020
17:38
(ACON) Trieste, 11 dic - "Sono molto preoccupato per l'intenzione di insistere su una presa d'acqua potabile in un corso d'acqua di montagna che non è in grado di garantire né la sicurezza d'esercizio, né quella sanitaria. Inoltre, la zona dell'Arzino è vulnerabile dal punto di vista sismico".

Lo afferma in una nota il consigliere regionale Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia), ricordando che "rimane alta la guardia del nostro Gruppo consiliare in merito alla tutela del torrente Arzino dopo che l'assessore regionale Fabio Scoccimarro, rispondendo in Consiglio a una mia interrogazione, ha ribadito che la realizzazione di una presa d'emergenza sul torrente Arzino a servizio dell'acquedotto Destra Tagliamento è 'una necessità imprescindibile' e che la priorità della Regione Fvg è quella di realizzare l'interconnessione degli acquedotti del territorio friulano".

"Plaudo a quest'ultimo progetto, recentemente presentato dai gestori", aggiunge Bidoli, ricordando anche "la petizione a tutela dell'integrità del torrente, uno degli ultimi corsi d'acqua allo stato naturale del territorio, presentata da 7.710 cittadini".

Il consigliere del Patto, inoltre, aveva sottolineato in Aula "l'opportunità di individuare soluzioni alternative alla nuova presa idraulica che possano veramente garantire la continuità e la sicurezza della fornitura di acqua potabile ai cittadini, oltre alla massima tutela possibile dell'ambiente montano".

"I territori interessati - aggiunge la nota - sono regolarmente oggetto di gravi disservizi nella fornitura di acqua potabile, sino alla sospensione per giorni in occasione di fenomeni di maltempo intensi. La soluzione, tuttavia, non può essere costituita dalla realizzazione di una nuova presa di emergenza perché, come dimostrano le ricorrenti problematiche dell'attuale presa sul torrente Comugna, le prese d'acqua a fini potabili su corsi di montagna presentano alcune criticità tecniche ineliminabili, poiché sono soggette alle piene periodiche dei torrenti, che ne compromettono la sicurezza, e perché effettuate su acque superficiali e quindi maggiormente esposte alle diverse forme di inquinamento". ACON/COM/db



Il consigliere regionale Giampaolo Bidoli (Patto)