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Stabilità: Cosolini (Pd), mancato reale confronto con mondo esterno

14.12.2020
12:49
(ACON) Trieste, 14 dic - "Riproposizione di intenti di un anno fa e mancanza di un lavoro corale". Questa la definizione data al documento di economia e finanza regionale (Defr) 2021 dal primo relatore per la minoranza, Roberto Cosolini (Pd), che è poi passato ad analizzare "il metodo perpetuato, del tutto diverso rispetto alle Giunte precedenti in particolare per la totale assenza di confronto sugli obiettivi strategici con i principali attori economici e sociali della comunità regionale".

"Altro elemento cardine del Defr - ha detto Cosolini - è fornito dal quadro ristretto delle entrate tributarie, influenzate dalla crisi economica da Covid-19. Ma lo Stato è già intervenuto con ristori per il 2020 e per l'anno prossimo. Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, ha assicurato risorse tali da coprire tutte le ipotesi di deficit di gettito. Analogamente, per consentire alle autonomie speciali di far fronte alla perdita di gettito per il 2021 stimata nella Nota di aggiornamento al Defr, il 5 novembre scorso è stato sottoscritto un accordo quadro tra i Governo e le Regioni a statuto speciale, che verrà recepito nella legge di bilancio dello Stato per il 2021, che prevede anche per l'anno prossimo il ristoro da parte del Governo delle minori entrate conseguenti all'emergenza Covid-19".

"Sulle singole missioni, sono riproposte azioni già contenute nelle edizioni precedenti e che dunque avrebbero dovuto trovare già applicazione pratica", ha aggiunto l'esponente dem facendo presenti i mancati interventi anche legislativi su appalti pubblici, politiche integrate di sicurezza e ordinamento della polizia locale, immigrazione, cultura.

Una parentesi è, poi, stata aperta sul Servizio sanitario regionale, dove per Cosolini sono mancati confronto e decisioni condivise, a fronte di "notevoli risorse garantire dallo Stato già da primavera. Ma il settore che presenta maggiori lacune è quello dello sviluppo economico e della competitività, con slittamenti di un più volte annunciato progetto organico di riforma. Speriamo che l'inizio del 2021 rappresenti il momento in cui si potrà discutere di Sviluppo Imprese, altrimenti rischiamo di dover piuttosto discutere di Salva Imprese".

Quattro i punti indispensabili di riferimento su cui, però, per il relatore di minoranza non ci si è potuti confrontare: innovazione, sostenibilità, coesione sociale, internazionalizzazione.

Quanto alla manovra di bilancio, il consigliere ritiene che i 353 milioni e 600mila euro previsti nell'emendamento "2 ante" modificano in modo sostanziale l'impatto delle nuove leggi, e ha lamentato che queste importanti novità non siano passate "attraverso il confronto col mondo esterno".

L'esponente dem ha poi parlato di "logiche compensative ed elettorali" rispetto a una serie di investimenti distribuiti sul territorio, criticando ad esempio la scelta di investire sul palasport di Gorizia. Cosolini ha anche parlato ironicamente di Monfalcone come della "quinta provincia" della regione, in base all'impostazione del bilancio.

Cosolini ha poi annunciato proposte sulla manovra, legate a digitalizzazione, rientro dei "cervelli", rilancio economico, sanità ed edilizia scolastica. ACON/FA-fc



Roberto Cosolini (Pd)