Stabilità: Centis (Cittadini), grave errore ricorrere al debito
(ACON) Trieste, 15 dic - Tiziano Centis, capogruppo dei Cittadini
e relatore di minoranza alla legge di Stabilità in esame oggi in
Consiglio regionale, ha contestato i contenuti della manovra
puntando il dito contro il governatore della Regione,
Massimiliano Fedriga.
"Questa finanziaria - spiega Centis in una nota - mette in campo
un piano di investimenti prendendo oltre 300 milioni di euro a
debito, ovvero spende soldi che dovremo restituire con sacrifici
in futuro. Non è una strada inevitabile, ma deriva tutta dagli
errori del presidente Fedriga, incapace di battere i pugni a Roma
per ottenere l'azzeramento del contributo che la nostra Regione
versa ogni anno allo Stato a titolo di risanamento della finanza
pubblica: solo quest'anno l'importo è di 695 milioni".
"Anziché alzare la voce - continua Centis - per protestare contro
il passaggio del Friuli Venezia Giulia in zona arancione, fatto
che oggi possiamo dire fosse inequivocabilmente giusto visto
l'impennata della curva dei contagi alla quale siamo andati
incontro, avrebbe dovuto lottare per un obiettivo reale e
concreto che oggi ci avrebbe permesso di evitare di indebitarci
sulle spalle di tutti i cittadini della nostra regione".
Una battaglia, quella dell'azzeramento del versamento allo Stato,
sulla quale il Gruppo dei Cittadini ha sempre puntato, essendo
palesemente assurdo che nel biennio pandemico 2020-21 ben 1,4
miliardi di risorse che sono regionali in base allo statuto di
autonomia debbano essere versati a Roma per il risanamento della
finanza dello Stato.
Centis ha sollevato anche il problema del mancato coinvolgimento
dei sindaci dei Comuni dell'asse della Pontebbana pordenonese in
merito alle opere da finanziare. "Dopo anni di promesse -
evidenzia Centis - ci saremmo aspettati un tavolo che
coinvolgesse tutti i sindaci dell'asse, a cominciare da Casarsa,
dove, come segnaliamo ancora una volta, c'è il "tappo" peggiore
del traffico della strada. Ma anche i sindaci dei comuni di
Zoppola, Fontanafredda e Sacile non sono stati interpellati e la
giunta regionale si è limitata a chiamare soltanto il sindaco di
Pordenone per l'opera di realizzazione del ponte".
"A fronte di una mozione approvata da tutto il Consiglio
regionale e di tante promesse intercorse negli anni, tutto ciò
non può che deludere, soprattutto delude i tanti cittadini che -
conclude il civico - attendono da anni le opere per la messa in
sicurezza della Pontebbana".
ACON/COM/fa-fc