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Stabilità: Piccin (FI), Cinque Stelle ideologici contro la caccia

16.12.2020
18:33
(ACON) Trieste, 16 dic - "Anche a fronte di una norma regionale che richiama pedissequamente leggi nazionali e regionali, eravamo certi che, come al solito, il Movimento 5 Stelle si sarebbe posto ideologicamente contro la caccia, gettando la maschera".

Così si esprime in una nota la consigliera regionale di Forza Italia, Mara Piccin: "Ormai pare scontato - osserva ancora Piccin - che anche questa volta il governo giallorosso, su sollecitazione pentastellata, impugnerà quanto introdotto in materia nella legge di Stabilità. Il M5s continua a suggerire finte alternative la cui inutilità è già stata dimostrata e preferisce l'immobilismo a fronte di danni alle colture e incidenti stradali causati dai cinghiali: agricoltori e cittadini non hanno più dubbi su chi ringraziare per questa situazione".

La consigliera risponde in questo modo a quanto espresso in una nota da Ilaria Dal Zovo (M5s), in riferimento alla norma del ddl 116 (bilancio 2021-2023), nata da un emendamento della giunta regionale, "che dà facoltà allo stesso esecutivo di regolare, con delibera, periodi e orari del prelievo di selezione dei cinghiali, previo parere dell'Ispra e seguendo un iter ben definito dalle leggi".

"Ovviamente, se il Ministero impugnerà la norma - continua Piccin - la Regione avrà parecchi argomenti, stavolta, per resistere. Sul piano politico, l'atteggiamento del M5s è da censurare: per rincorrere i voti di certo pseudoanimalismo continua a scagliarsi contro l'attività venatoria, che è regolamentata dalla legge ed è l'unica che si dimostri efficace per contenere la proliferazione dei cinghiali, al contrario delle costose e inefficaci soluzioni fantasticate da Dal Zovo, già sperimentate con scarsi risultati". ACON/COM/fa-fc



Mara Piccin (FI)