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Stabilità: ok Aula a Porto Vecchio, per Fedriga è grande prospettiva

18.12.2020
01:59
(ACON) Trieste, 18 dic - Riqualificazione urbanistica del Porto Vecchio di Trieste da parte del Comune in due anni e mezzo, mentre la Regione diventa proprietaria dei magazzini 2 e 4 dove vuole accentrare diverse sue direzioni: è tutta nell'articolo 2 ante della legge di Stabilità 2021 la posta più consistente approvata dall'Aula e di cui ha parlato l'assessore al Patrimonio, Sebastiano Callari, consistente in 26 milioni di euro che la Regione erogherà alla città di Trieste in quote rispettivamente da 5 mln il prossimo anno, 10 mln nel 2022 e 11 l'anno dopo.

Primo a dirsi contrario all'intervento è stato Francesco Russo (Pd), che ha parlato di un'operazione la cui ratio non è comprensibile e di una posizione dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale tutta da verificare, mentre Roberto Cosolini (Pd) gli ha fatto eco dicendo di testo macchinoso, la cui finalità, ma non da meno il costo complessivo della riqualificazione, non sono chiari, e Sergio Bolzonello (Pd) la vede come una mera acquisizione di due capannoni e un regalo alla città di Trieste senza nessuno sviluppo per la città stessa.

A rispondere è stato il governatore Massimiliano Fedriga, che ha tacciato gli interventi di rappresentare una posizione strumentale rispetto a una operazione che parte da una prospettiva di trovare nuove strutture per la Regione, che registra la necessità di dover ristrutturare gran parte degli immobili delle sue direzioni, alcuni addirittura fatiscenti, e al contempo di unificare uffici che attualmente sono ubicati in edifici sparsi per la città.

Inoltre, ha aggiunto Fedriga, non si può credere davvero che un'area non infrastrutturata sarà di attrazione per investitori esterni. Chi arriverà pagherà degli oneri trovando un'area infrastrutturata, ecco perché si parla in termini di prestito al Comune. Si tratta di un'area che si immagina come destinata all'innovazione e alla formazione, dove il privato investitore vedrà che è stato il pubblico il primo a crederci.

Da parte dei consiglieri, è collegata all'articolo 12 sulle norme intersettoriali la principale delle richieste e porta la firma di Diego Bernardis (Lega) con altri esponenti di Centrodestra. Si tratta dell'istituzione del Fondo regionale per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione radiotelevisiva locale per il triennio 2021-23, pari a 840mila euro e finalizzato a sostenere le emittenti radiofoniche e televisive locali aventi sede legale e operativa in Friuli Venezia Giulia.

È poi stata portata dall'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, la spesa complessiva di 495mila euro (165mila per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023) per l'attuazione del Piano Sviluppo e Coesione e una lunga serie di variazioni tabellari.

Trova il consenso dell'Aula anche un emendamento di Diego Moretti (Pd), che assegna un adeguamento di 10mila euro all'anno per il triennio 2021-23 dei fondi a disposizione dell'Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa (Aiccre) di Udine, andando così a compensare i maggiori oneri per il costo del personale senza ridurre i fondi a disposizione per la formazione e i gemellaggi.

Tra le novità, infine, l'inserimento dell'articolo 10 bis nel disegno di legge 116 collegato alla manovra di bilancio, dedicato alla materia dei canoni del demanio marittimo e del demanio idrico regionale, con un intervento dell'assessore Callari con cui si prorogano le concessioni demaniali al 31 dicembre 2021, oltre ad affermare che non è dovuto alcun canone qualora il bene demaniale marittimo statale sia concesso a enti pubblici, anche economici, per la realizzazione di un'opera pubblica. ACON/RCM-fc



Il governatore Massimiliano Fedriga
L'assessore al Patrimonio, Sebastiano Callari
Aula durante lavori
Francesco Russo (Pd)