Stabilità: ok Aula a manovra con voti Centrodestra, no da Opposizioni
(ACON) Trieste, 18 dic - Il Consiglio regionale del Friuli
Venezia Giulia, presieduto da Piero Mauro Zanin, ha approvato
nella notte la manovra finanziaria per il 2021. Le tre leggi di
bilancio sono state votate in modo compatto dalla coalizione di
centrodestra, mentre le diverse forze di opposizione hanno
pigiato il tasto rosso del "no".
L'impegno finanziario complessivo è di 4,6 miliardi di euro e
circa il sessanta per cento delle risorse sarà destinato alla
sanità: 2,78 miliardi, la gran parte dei quali (2,4) per la spesa
corrente, in piena emergenza Covid.
Tra le altre rilevanti poste di bilancio, vanno ricordati i 398
milioni di euro destinati a Infrastrutture e trasporti, i 115,6
milioni per le attività produttive (la metà dei quali riservata
al turismo) e i 106 milioni per l'ambiente.
Nei quattro intensi giorni di Consiglio dedicati alla sessione di
bilancio si è sviluppato un ampio dibattito in particolare sul
maxi emendamento, chiamato 2 Ante, presentato lunedì mattina
dalla Giunta Fedriga, che vi ha collocato investimenti per 354
milioni nel prossimo triennio. Una scelta forte, quella di
ricorrere all'indebitamento, che l'assessore alle Attività
produttive, Sergio Emidio Bini, ha definito nei giorni scorsi "un
gigantesco bazooka" e l'assessore alle Finanze, Barbara Zilli, un
volano per dare la spinta alla ripartenza economica dopo la
pandemia.
Non la pensa così il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello, che ha
messo più volte l'accento sul fatto che nel 2021 "saranno
investiti solo 26 milioni, una cifra assolutamente normale",
seminando dubbi sulla possibilità effettiva di mettere in
cantiere negli anni successivi tutte le opere programmate.
L'investimento che più ha fatto discutere, anche nell'ultima
giornata d'Aula, è la scelta della Giunta di ristrutturare due
magazzini del Porto Vecchio di Trieste per collocarvi la nuova
grande sede degli uffici regionali. Aspre critiche sono arrivate
dai consiglieri del Pd, Francesco Russo e Roberto Cosolini,
convinti che sia un grave errore "svuotare parti di città per
ricollocarle in un'area che dovrebbe essere destinata ad altre e
innovative attività".
Altrettanto decisa la replica del governatore Massimiliano
Fedriga, nella parte finale del dibattito: "Dobbiamo
ristrutturare molti immobili che ospitano direzioni regionali -
ha spiegato Fedriga - e abbiamo fatto un'accurata valutazione sui
costi di manutenzione: questa operazione farà risparmiare la
Regione. E poi andiamo a recuperare e infrastrutturare quelle
aree, aprendo la strada agli investitori privati. Parliamo di
un'area vastissima, di 65 ettari, dove potranno insediarsi tante
altre attività".
Nelle dichiarazioni di voto finali, gli esponenti delle
Opposizioni hanno tutti criticato il metodo adottato dalla
Maggioranza, stigmatizzando il mancato coinvolgimento sul maxi
emendamento che indicava gli investimenti del triennio.
Nelle battute finali della maratona dialettica in Aula, è stato
approvato a larga maggioranza un emendamento proposto dal
Centrodestra che stanzia complessivamente 840mila euro per le
emittenti radiotelevisive con sede legale e operativa in regione.
"Vogliamo sostenere il pluralismo radiotelevisivo, che si è
rivelato un prezioso servizio nel periodo dell'emergenza
sanitaria", ha spiegato il consigliere Diego Bernardis. Il
capogruppo forzista Giuseppe Nicoli, sollecitato da Cristian
Sergo (M5S), ha spiegato il provvedimento con la crisi legata al
calo pubblicitario durante l'emergenza Covid.
Sono stati infine approvati anche 107 dei 128 ordini del giorno
presentati dai consiglieri, 38 dei quali hanno subìto una
riformulazione.
ACON/FA-fc