Montagna: Marsilio (Pd), Regione ignora progetti di sviluppo turistico
(ACON) Trieste, 18 dic - "Lo sviluppo dei poli montani è
abbandonato in una situazione di caoticità tale da ignorare anche
validi progetti privati, che potrebbero rafforzare la proposta
turistica. Come nel caso dello Zoncolan, dove da due anni alcuni
imprenditori attendono che Fedriga e Bini diano una risposta a un
intervento legato alla ricettività del polo turistico".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Pd Enzo
Marsilio, in relazione a un progetto che sarebbe a servizio di
tutto il comprensorio.
"Nel 2018, il sindaco di Sutrio e gli imprenditori presentarono
all'assessore regionale alle attività produttive, Sergio Emidio
Bini, un intervento per realizzare ulteriori 180 posti letto
alberghieri e un'area wellness, per un investimento complessivo
di 15 milioni - spiega Marsilio - su un immobile di proprietà in
parte dell'amministrazione comunale e in parte di
PromoturismoFvg. Si tratta, ovviamente, di un'idea che porterebbe
a un rilancio complessivo del polo dello Zoncolan e che rientra
pienamente nel programma di Montagna 365, approvato dalla Giunta
Fedriga e che dovrebbe essere il faro per lo sviluppo di quelle
aree, con evidenti ricadute occupazionali e in termini di
indotto".
"Nella primavera del 2019, è stata avanzata una proposta di
project financing in seguito alla quale il Comune ha chiesto
formalmente alla Regione supporto e collaborazione. In assenza di
risposte - prosegue la nota -, l'amministrazione comunale è
quindi stata costretta a ricercare i fondi necessari altrove,
trovando in Invitalia un sostegno, peccato che quest'ultima
chieda la compartecipazione e l'assenso della Regione. Dato il
silenzio, sindaco e imprenditori si sono rivolti direttamente al
presidente Fedriga, ma il risultato è stato il medesimo,
lasciando ancora in attesa degli imprenditori con un progetto
valido e finanziabile".
"A oggi sono trascorsi 8 mesi e nessuna risposta è arrivata. Se
questo è il sostegno dato ai progetti e agli investimenti in
montagna - chiosa Marsilio -, si capisce perché la rassegnazione
sulle possibilità di un suo rilancio sia un sentimento sempre più
diffuso".
ACON/COM/rcm