Pari opportunità: Marcolin (Crpo Fvg), Codacons ritiri suo calendario
(ACON) Trieste, 18 dic - "A fronte di un calendario che,
simbolicamente, ci catapulta indietro di molti decenni,
sollecitiamo il Codacons a una comunicazione più giusta, nel
senso di attuale e rispettosa dell'immagine che le donne, tutte
le donne, restituiscono ogni giorno con il loro lavoro e
vorrebbero fosse prevalente".
Lo afferma in una nota la presidente della Commissione regionale
per le Pari opportunità tra uomo e donna (Crpo Fvg), Dusy
Marcolin, facendo proprie le parole della presidente nazionale
delle Crpo in riferimento al calendario promosso e curato dal
Coordinamento delle associazioni per la Difesa dell'ambiente e
dei diritti degli utenti e dei consumatori (Codacons).
"Ho personalmente sollecitato, e a onor del vero si sono subito
aggregate anche le altre referenti regionali, un intervento
deciso e duro da parte della presidente - aggiunge Marcolin -
alla quale abbiamo chiesto anche di scrivere al presidente del
Codacons, motivando la richiesta di ritirare subito il calendario
'Italienza' dell'Associazione per i diritti dei Consumatori. Ci
chiediamo, infatti, cosa ci sia di peculiarmente 'italiano',
'sociale' o 'resiliente' nel riproporre l'uso del corpo
femminile, così esposto, quale simbolo di riscatto in una società
duramente provata dalla pandemia e che, se di simboli ha bisogno,
questi dovrebbero guardare a realtà meno stereotipate e più
inclusive".
"In un Paese ancora molto intriso di una cultura sessista che
mortifica le donne e, soprattutto, alimenta quelle
discriminazioni e violenze di genere che impediscono un paritario
contributo allo sviluppo - si legge nella lettera inviata oggi al
presidente Carlo Rienzi - riteniamo che il Codacons, in
particolare in quanto garante dei diritti dei consumatori, possa
e voglia fare la sua parte per nutrire al contrario la cultura
del rispetto".
"Le donne stanno pagando il prezzo più alto in questa emergenza
sanitaria, ma sono anche protagoniste delle professioni
sistemiche che ci stanno salvando e perciò - sostiene il
coordinamento delle Commissioni pari opportunità del quale anche
il Friuli Venezia Giulia è parte - non hanno bisogno di
celebrazione, né di modelli, ma di un riconoscimento di ciò che
sono e fanno".
"Abbiamo chiesto, pertanto, l'immediato ritiro del calendario e
che la comunicazione dell'Associazione 'consideri le donne
meritevoli di una rappresentazione che sia semplicemente alla
loro altezza'. In definitiva - conclude Marcolin - il problema è
che, ancora una volta, si faccia fatica a trovare alternative
comunicative al nudo femminile. Un problema culturale, appunto,
da affrontare sempre e comunque, senza campagne fondate sul
pregiudizio, sul qualunquismo o sulla ricerca del consenso, ma
solo sulla volontà di riflettere, e ancora riflettere, su ogni
argomento riguardante la tutela dei generi".
ACON/COM/db