Stabilità: M5S, contrarietà a manovra che ha bocciato nostre proposte
(ACON) Trieste, 18 dic - "Bonus consiglieri e poste puntuali
rispolverate con emendamenti d'aula, ai quali nemmeno il
presidente Massimiliano Fedriga questa volta si è voluto opporre,
indicano che le elezioni si avvicinano, sia in Regione che nei
Comuni più importanti, mentre si cerca di raccattare tutto il
consenso possibile anche in questa maniera".
Lo affermano in una nota i consiglieri regionali Cristian Sergo,
Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella e Andrea Ussai (M5S),
ricordando il loro voto contrario alla manovra di bilancio
regionale approvata nella notte dall'Aula e aggiungendo che "sono
stati numerosi gli aspetti negativi che hanno portato il Gruppo
pentastellato a bocciare gli strumenti finanziari. A partire dai
mancati impegni per gli stipendi degli operatori sanitari, che
non smetteremo mai di ringraziare a sufficienza".
"Il bonus ha abbondantemente superato i 4 milioni di euro. È vero
che alcune di queste iniziative sono lodevoli, ma rimane il
principio che contesteremo sempre. Ogni proposta delle
Opposizioni - incalzano i consiglieri M5S - viene bocciata con il
pretesto delle risorse che mancano ma che poi, inevitabilmente,
spuntano per finanziare gli emendamenti degli esponenti di
maggioranza. Le nostre istanze sono state praticamente tutte
bocciate, a esclusione dei 50mila euro per le iniziative
antiusura e dei 30mila euro per il Banco alimentare: ne avevamo
chiesti 50mila, ma la risposta già la conoscete. Certo, ci sono
anche alcuni ordini del giorno accolti, ma l'esperienza del
passato ci insegna che raramente gli impegni vengono rispettati".
"Abbiamo sentito parlare di interventi bazooka - aggiungono i
portavoce del Movimento 5 Stelle - grazie a 300 milioni di
debiti. Ci chiediamo che fine abbia fatto la fionda di un anno fa
da 319 milioni di debiti, ai quali si aggiungeranno i nuovi
mutui. Di certo, in questo bilancio troviamo molte operazioni
fatte in fretta e furia e il caso dei traslochi triestini è
emblematico. Da un lato, Fedriga afferma che portare gli uffici
regionali in Porto Vecchio costerà meno rispetto alla
sistemazione di quelli attuali; dall'altro, però, stanzia oltre
10 milioni di euro per adeguare le sedi di Arpa, compresa quella
di Trieste".
"Una confusione - concludono i consiglieri Sergo, Dal Zovo,
Capozzella e Ussai - che può generarsi quando si fanno le cose
senza pianificazione, né condivisione: non solo con le forze
politiche, ma con l'intera comunità. Ci si aspetta molto dal
Porto Vecchio ma, nell'immaginario collettivo, sicuramente non
c'era quella di farlo diventare un luogo dove trasferire la
pubblica amministrazione".
ACON/COM/db