Migranti: Bernardis (Lega), Garante sia imparziale su Cpr Gradisca
(ACON) Trieste, 22 dic - "Le dichiarazioni del Garante,
riguardo i clandestini detenuti nel Cpr di Gradisca d'Isonzo,
sono inaccettabili. Giustificare continui atti d'odio e di
violenza, verbale e fisica, perpetrata da individui che hanno a
loro carico precedenti con la giustizia non può essere il modus
operandi di una figura che, invece, dovrebbe essere di garanzia.
Si tutelino in modo imparziale anche gli operatori e le Forze di
polizia, oppure qualche dubbio sulla reale utilità del ruolo del
Garante potrebbe anche essere legittimo".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Diego Bernardis
(Lega), riferendosi "alle dichiarazioni rilasciate dal presidente
del Garante nazionale dei diritti delle persone, Mauro Palma, al
termine della visita al Cpr di Gradisca".
"Parlare di 'tempo vuoto che può anche determinare frustrazione e
violenza' è un atto - sottolinea l'esponente del Carroccio - che
sminuisce il lavoro delle Forze dell'ordine. Per questo motivo,
esprimo la mia totale solidarietà e vicinanza a donne e uomini in
divisa che, in modo silente, sopportano le angherie e i soprusi
di immigrati clandestini violenti e pregiudicati".
"Come già correttamente riportato dal Sindacato autonomo polizia
penitenziaria (Sappe), quelle del Garante sono parole non
accettabili a difesa di immigrati clandestini entrati in maniera
illegale nel nostro Paese e già autori di atti illegali. Tanto
più - continua Bernardis - che i rimpatri di questi individui,
oltre a essere estremamente onerosi per i contribuenti italiani,
molto spesso vengono osteggiati dal loro Paese di origine
attraverso complicate procedure burocratiche, poiché ritenuti
pericolosi e immeritevoli di rientro".
"Fa riflettere che le presunte condizioni di invivibilità
all'interno della struttura, tanto denunciate da diversi
collettivi ed esponenti della sinistra, sono state invece
smentite dallo stesso Garante. Ancora una volta - conclude la
nota leghista - è emersa la faziosità della sinistra, poiché il
Cpr di Gradisca è una struttura all'avanguardia in cui le
condizioni di vita per i detenuti sono più che dignitose e,
pertanto, le rivolte o gli atti violenti sono ancor più
inaccettabili".
ACON/COM/db