Un anno di Consiglio: Zanin, al lavoro per la terza ripartenza
(ACON) Trieste, 22 dic - L'anno terribile della pandemia non ha
fermato il Consiglio regionale. Lo dicono i numeri - 74 sedute,
in linea con i dodici mesi precedenti - ma soprattutto la scelta
di lavorare in presenza, ricordata oggi con orgoglio dal
presidente dell'Assemblea del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro
Zanin, durante la conferenza stampa di fine anno.
"E' stata - ha detto Zanin, lodando l'adesione compatta di tutto
l'ufficio di presidenza a questa impostazione di fondo -
un'assunzione di responsabilità non banale. Abbiamo voluto in
questo modo essere vicini a chi, continuando a lavorare, stava
facendo sino in fondo il suo dovere per portare avanti il Paese".
E le 72 sedute in presenza hanno anche dimostrato "che i presìdi
di protezione individuale funzionano": mascherine Ffp2,
distanziamento tra i banchi dei consiglieri, frequente
igienizzazione e ricambio d'aria hanno consentito - anche nella
giornata d'Aula più intensa, le 17 ore di giovedì scorso che
hanno portato all'approvazione della manovra finanziaria - un
lavoro "normale" in una situazione di emergenza sanitaria
straordinaria.
L'anno specialissimo ha favorito poi "una grande unità di intenti
rispetto ai problemi e ai bisogni della comunità regionale", ha
ricordato ancora il presidente, ringraziando i colleghi "per i
molti provvedimenti adottati all'unanimità, con i quali abbiamo
distribuito risorse immediate al nostro sistema sanitario".
Unanime anche l'adesione a un importante atto simbolico ("perché
si vive anche di quello", ha sottolineato Zanin), il sì compatto
dell'Aula a una legge nazionale che restituisca l'onore ai
fucilati di Cercivento. "Un'operazione verità - l'ha definita il
presidente - anche per ribadire che la nostra Costituzione è
assolutamente contraria alla pena di morte".
Il 2020 ha modificato nel profondo anche il nostro senso di
Europa, e si tratta di uno dei pochi "benefici collaterali" -
assieme alla spinta alla digitalizzazione - dell'anno della
pandemia. "Era diffuso - ha ricordato infatti il presidente del
Consiglio regionale - un senso di diffidenza e ostilità nei
confronti dell'Europa dei vincoli, delle banche e delle finanze,
come se fosse andata persa l'ispirazione originaria dei padri
fondatori. Il Recovery plan, con le decine di miliardi stanziati
per la ripartenza dei Paesi toccati dall'epidemia, ci ha
riconsegnato l'idea di un'Europa delle comunità e dei popoli in
cui questo Consiglio regionale, trasversalmente, ha sempre
creduto. Assieme al governatore, Massimiliano Fedriga, lavoriamo
da tempo perché si possa realizzare questo modello".
Si procede peraltro, come ha sottolineato Zanin, in continuità
"con l'intuizione di Adriano Biasutti, quella comunità Alpe Adria
che rappresentava proprio l'Europa dei popoli al di là dei
confini statali, perché in fondo con Carinzia e Slovenia abbiamo
legami economici più stretti che con altre regioni italiane".
L'Europa è però anche un programma di lavoro per il futuro,
grazie al voto unanime del Consiglio regionale sul "tavolo"
chiamato "a definire le priorità" per quella che Zanin ha
chiamato la "terza ripartenza" del Friuli Venezia Giulia, dopo
guerra e terremoto. "Su proposta del Pd, che ringrazio - ha
detto ancora il presidente - abbiamo portato avanti l'idea di
arrivare a un documento di tutto il Consiglio regionale, che
diventerà così un luogo di garanzia e di confronto tra i diversi
gruppi politici".
Sempre in tema di futuro, Zanin ha toccato il tasto della
cultura, intesa in senso ampio come "formazione e competenza".
"E' questa la grande sfida, assieme all'obiettivo di invertire
l'inverno demografico che stiamo vivendo - ha detto davanti ai
giornalisti, che lo ascoltavano seduti sui banchi dei consiglieri
-. Noi siamo davvero liberi solo se conosciamo, altrimenti
finirebbero per comandare i tecnici, mentre la politica deve
essere sempre autonoma nelle scelte, come è avvenuto con la
nostra decisione di continuare l'attività consiliare in presenza:
l'abbiamo scelto noi e poi ci siamo affidati agli specialisti per
garantire le migliori condizioni operative".
Nel corso dell'incontro con la stampa, il presidente ha ricordato
le 27 leggi approvate nel corso dell'anno e i 40 progetti di
legge presentati, 16 dei quali provenienti da consiglieri
regionali. Quanto al lavoro delle commissioni, il record del
numero di sedute spetta alla Quarta, che si occupa di Ambiente e
territorio. Ma anche la commissione sulla Sanità, nonostante non
sia ai primi posti di questa classifica, ha lavorato in modo
intenso, con audizioni lunghe e approfondite dei dirigenti del
settore.
Zanin ha infine ricordato e ringraziato gli organismi di
garanzia, dal Corecom alla Commissione pari opportunità,
dall'Osservatorio anti-mafia ("chiamato a vigilare sul rischio di
infiltrazioni e usura, che potrebbe essere innescato dalla crisi
economica post-pandemia") alla ricostruzione dell'ufficio del
Difensore civico, impegnato a sottoscrivere accordi con diversi
Comuni.
ACON/FA-fc