Comunità montagna: Centis (Cittadini), fallimentare l'esito del voto
(ACON) Trieste, 2 gen - "E' un esito fallimentare, polemico e
dai ricorsi annunciati il risultato finale dell'Assemblea
conferenza dei Sindaci dei 27 Comuni chiamati a scegliere e
votare l'appartenenza e collocazione nelle due Comunità Montane
Friuli Occidentale".
Così si esprime, in una nota, il capogruppo regionale dei
Cittadini, Tiziano Centis. "Dopo un iter durato un anno -
ricostruisce il consigliere - i 27 Comuni hanno votato, e la
maggioranza dei sindaci (18 su 27) hanno deciso che le delibere
dei Consigli comunali (Maniago, Arba e Vajont) sono carta
straccia. Si è spaccato un territorio, è stato diviso un
territorio dalle radici storiche, culturali, ambientali e
turistiche con la forza politica di chi comanda l'attuale
maggioranza in Regione".
"E' stato scelto - prosegue la nota dei Cittadini - di spaccare
in due una Comunità Montana composta da 27 Comuni, che poteva
essere unica protagonista, motore unico di tutta la montagna del
Friuli Occidentale e non solo. Sono state imposte due Comunità ed
ecco il risultato: polemiche, conflitti politici, ricorsi
annunciati, battaglie legali. Un fallimento totale", sostiene
ancora Centis.
"Comuni che avevano scelto democraticamente con i propri Consigli
comunali di confluire con la Comunità Ovest, con Aviano, vengono
con la forza politica amica in Regione politicamente calpestati e
obbligati a confluire a Est, con Spilimbergo - osserva ancora il
capogruppo di opposizione - Un fallimento totale di questa Giunta
regionale, che tocca il fondo in merito alle scelte su Uti, Edr e
Comunità".
"La Giunta regionale e il suo assessore alle Autonomie Locali
respingano ogni forma di imposizione che calpesta ogni scelta
democratica assunta dai rispettivi Consigli comunali in merito
alla scelta e appartenenza all'una o all'altra Comunità! La
Giunta e il suo assessore alle autonomie Locali - conclude Centis
- non utilizzino i sindaci "amici" per regolare conti e farla
pagare a chi non è allineato. Questo è il risultato della
sufficienza, assenza e malgoverno delle autonomie locali, ma chi
ci rimette sono i cittadini della nostra montagna che vedono
lontani i tempi per il rilancio, la crescita e lo sviluppo della
propria Comunità".
ACON/COM/fa