Comunità montagna: Da Giau (Pd), giocata una partita autolesionista
(ACON) Trieste, 2 gen - "Quella giocata sulla comunità della
montagna del Friuli Occidentale non è solo una partita
autolesionista nella quale non vince nessuno, ma anche la
dimostrazione del fallimento della Giunta Fedriga nella gestione
dei territori".
Così si esprime, in una nota, la consigliera regionale del Pd,
Chiara Da Giau, a margine della recente conferenza dei sindaci
delle Comunità di montagna del Friuli Occidentale
"Con la sua mancanza di strategia - prosegue Da Giau - il governo
regionale ha seppellito un progetto unitario che avrebbe potuto
rafforzare l'intero territorio. La Giunta Fedriga ha rinunciato a
svolgere il ruolo di arbitro responsabile e autorevole in nome di
un "liberi tutti" che ha privato di qualsiasi orizzonte e
obiettivo strategico il sistema degli enti locali e quindi la
Regione stessa".
"Sono passati solo pochi giorni - prosegue la consigliera dem -
da quando l'assessore Roberti ha vantato la bontà della propria
riforma in occasione della costituzione della nuova Comunità
della Riviera Friulana. Difficilmente potrà dire lo stesso in
merito agli esiti dell'assemblea dei sindaci dei giorni scorsi
che ha disegnato un'improbabile mappa della montagna pordenonese,
sancito tutt'altro che una decisione definitiva, aperto la strada
ai ricorsi al Tar e segnato così la sconfitta della buona
politica, della buona legislazione e della buona amministrazione".
Secondo Da Giau, "l'esperienza dell'Uti delle Valli e delle
Dolomiti friulane, adeguatamente ritarata per risolvere
difficoltà e limiti che necessariamente ogni sperimentazione
mette in luce, era un campo base avanzato per un'impresa comunque
difficile, ma salvifica per le realtà locali. Quel campo -
sottolinea ancora la consigliera - è stato demolito dal voto
dell'assemblea dei sindaci, lasciando un panorama tutt'altro che
sgombro di macerie e senza nuove piste credibili da percorrere.
Serviva una zona montana unita negli intenti e nelle azioni, per
rappresentarsi credibilmente e con pari dignità sia nel caso in
cui la struttura degli enti locali dovesse restare la stessa, sia
qualora la tanto invocata rediviva Provincia divenisse realtà".
"La fragilità che alcuni amministratori hanno dimostrato nel
lasciarsi trarre in inganno da giochi di partito, ambizioni e
rancori personali, senza riflettere sui veri bisogni delle
proprie comunità e sul loro futuro - conclude Da Giau - è invece
presagio di uno squilibrio a favore del capoluogo e dei territori
della pianura. Questo darà al Friuli occidentale solo una
parvenza di riconquistata posizione nel panorama regionale, non
potendo contare su uno sviluppo armonico del territorio nella
diversità e ricchezza delle vocazioni tra manifattura e turismo".
ACON(COM/fa