Comunità montagna: Basso (FdI), il Patto vuole affossare il progetto
(ACON) Trieste, 2 gen - "Lasciano interdetti le dichiarazioni
di inizio anno dei consiglieri del Patto per l'autonomia, i quali
non hanno mancato nel corso dei primi anni della legislatura di
far palesare la loro appartenenza alla sinistra più estrema ed
ora escono completamente allo scoperto".
Così, in una nota, il consigliere regionale di Fratelli d'Italia,
Alessandro Basso. "Che poi proprio il consigliere che si celebra
rappresentante della montagna e ha fatto di tutto per dividere le
comunità di quel territorio si prenda la briga di dare lezioni
di amministrazione, lascia addirittura sbigottiti - prosegue
Basso - Fratelli d'Italia nella mia persona ha sostenuto fin dal
primo momento la creazione delle due comunità montane e lo ha
fatto con la logica della libera scelta da parte dei singoli
comuni".
"Spiace aver constatato nel corso dei mesi che proprio chi dalla
montagna proviene abbia cercato in tutti i modi di affossare
questo progetto virtuoso, facendo sì che l'applicazione della
legge divenisse uno scontro politico - sottolinea il consigliere
di Maggioranza - Nessuno sente la nostalgia della composizione
delle comunità montagna come l'abbiamo vista in passato, ma
abbiamo voluto scommettere con grande coraggio sulla costruzione
di un nuovo ente che potesse rispecchiare il bisogno della
montagna attraverso un processo costruttivo di ampia convergenza
delle forze politiche".
"Il Patto per l'autonomia - è l'accusa di Basso - come sempre ha
lavorato per distruggere piuttosto che per costruire. Vieppiù il
movimento autonomista fa campagna elettorale affiancando la
nascita degli Edr alla Comunità di montagna. Ciò costituisce la
prova provata che chi ha lanciato il primo sasso di inizio anno è
in malafede. I nostri elettori ci hanno scelto e ci giudicheranno
perché abbiamo voluto ricostituire la provincia con quelle
competenze che hanno fatto la storia della comunità di Pordenone.
I primi risultati si vedono già nel piano di edilizia scolastica
e presto assisteremo ad un'ulteriore svolta con altre deleghe che
torneranno nel territorio".
"E' comprensibile - conclude il consigliere - l'imbarazzo di
queste forze politiche che hanno avallato progetti fallimentari
come le Uti, ma questa non deve essere l'occasione per lanciare
strali contro un'amministrazione che fa e che fa la differenza e
nella quale Fratelli d'Italia ha posto il proprio progetto di
ritorno a servizi e funzioni a favore dei pordenonesi, e non a
favore di chiacchiere alle quali qualche autonomista pare essere
avvezzo".
ACON/COM/fa