Comunità montagna: Turchet (Lega), strumentalizzazioni da Opposizioni
(ACON) Trieste, 3 gen - "Ancora una volta è evidente la volontà
di strumentalizzare una vicenda rispetto alla quale la Giunta
Fedriga ha sempre posto come irrinunciabile requisito, prima di
agire e normare, l'ascolto del territorio e dei sindaci".
Lo scrive in una nota Stefano Turchet (Lega), che si dice
"sorpreso delle dichiarazioni rilasciate dai consiglieri
regionali di Pd, Patto per l'Autonomia e Cittadini in merito alle
comunità di montagna del Friuli Occidentale" e aggiunge che "la
Lega Salvini, in Consiglio regionale, ha sempre sostenuto
convintamente la riforma egli enti locali portata avanti
dall'assessore Pierpaolo Roberti e volta, anche con
l'introduzione delle Comunità di montagna, a ridare voce ai
territori stessi".
"L'esperienza negativa delle Unioni territoriali intercomunali
(Uti) - spiega Turchet -, con tutti i disservizi generati nel
campo delle infrastrutture, della scuola e dei trasporti, solo
per citarne alcuni, seguita all'abolizione delle Province e
all'assenza di riferimenti territoriali, ha di fatto generato
livelli di disorganizzazione amministrativa che la nostra Regione
non aveva mai conosciuto prima. Tutto questo, senza parlare del
settore sanitario, è avvenuto nei cinque anni di Giunta
Serracchiani".
"Rimettere ordine in un sistema devastato - continua l'esponente
della Lega - non è certamente operazione facile e veloce ma, in
ogni caso, abbiamo ritenuto che agli amministratori locali, nel
caso specifico ai sindaci della montagna della Destra
Tagliamento, fosse data l'opportunità di riunirsi in una o due
Comunità. I sindaci democraticamente hanno optato per due,
andando in seguito a condividere obbiettivi e progetti di
sviluppo in linea con i programmi dei singoli Municipi".
"La Regione - precisa Turchet - non ha esercitato imposizioni e
pressioni di alcun genere, ma si è limitata a chiedere continuità
territoriale e dettare un calendario, concedendo tra l'altro
un'ulteriore dilazione di sei mesi, affinché i Consigli comunali
e l'Assemblea dei sindaci potessero assumere le giuste e libere
decisioni nell'interesse dei loro cittadini e territori".
"Il fatto che oltre i due terzi dei sindaci si siano espressi
positivamente, e comunque per due Comunità, vanifica i maldestri
tentativi di manipolare tutta la questione da parte dei
consiglieri regionali delle Opposizioni, specie di quelli che si
ergono a paladini dell'autonomia".
ACON/OOM/rcm