Scuola: Capozzella(M5S), riaprire a febbraio è fallimento Centrodestra
(ACON) Trieste, 4 gen - "Per mesi Lega, Forza Italia e Fratelli
d'Italia hanno fatto credere alle famiglie che i problemi in
vista della riapertura delle scuole dopo la prima ondata fossero
causa della inadeguatezza del Governo".
Lo rileva Mauro Capozzella, consigliere regionale del Movimento 5
Stelle, in una nota.
"Basti pensare ai mesi di polemiche assurde sui banchi,
dimenticando che gli assembramenti pericolosi non si sono
verificati dentro le aule, ma sono avvenuti negli autobus e
davanti alle scuole, in entrata e in uscita. Questi affollamenti
- fa presente Caèpozzella - sono dovuti principalmente al mancato
adeugamento del trasporto pubblico locale, di esclusiva
competenza regionale, in vista della riapertura dopo le vacanze
estive".
"Oggi assistiamo attoniti alla decisione del presidente Fedriga
di riaprire le scuole superiori dopo il 31 di gennaio, e non
subito dopo la pausa per le festività. Una decisione - rimarca il
consigliere del M5S - che dimostra come, anche questa volta, la
Regione si sia fatta trovare impreparata. Qualche giorno fa
avevano annunciato 120 autobus attraverso una intesa con le
imprese di noleggio, accordo che faceva ben sperare in vista
della riapertura scolastica del 7 gennaio".
"Nonostante i proclami dei mesi passati, oggi gli assessori
Pizzimenti, Riccardi e Rosolen ci comunicano la decisione di
posticipare la riapertura delle scuole superiori, affermando che,
alla luce dei dati, è necessaria una linea di prudenza e quindi
di rinvio del ritorno a scuola. Lascia quantomeno perplessi che
la loro prudenza sia circoscritta alla sola scuola, come se non
l'avessimo già sacrificata abbastanza - afferma ancora Capozzella
-. Non dimentichiamoci che chi oggi si riscopre prudente, poco
più di un mese fa contestava la zona arancione e cavalcava in
piazza la rabbia e la disperazione, comprensibili, di esercenti e
negozianti, barattando la salute con i soldi dei ristori. Per
mesi hanno sottovalutato la situazione e oggi a pagarne le
conseguenze sono i nostri studenti".
"Da notare che i presidenti di Friuli Venezia Giulia, Lombardia,
Trentino, Sardegna, Calabria, Umbria e Veneto dopo una riunione
con Salvini scrivono: 'Come governatori abbiamo fatto tutto ciò
che era necessario in tema di sicurezza per i trasporti in
accordo con i prefetti, ma restano molte criticità sul
contenimento della pandemia'. E questo - ricorda l'esponente
pentastellato - nonostante il 23 dicembre scorso le Regioni
abbiano unanimemente firmato l'accordo sulla riapertura il 7
gennaio. Sono gli stessi che chiedevano di riaprire discoteche,
gli stessi che dicevano che il lockdown natalizio era il furto
del Natale ai bambini, gli stessi che sbraitano perché il Governo
non ha ancora riaperto gli impianti sciistici".
"Sembra quasi di assistere nuovamente alla dinamica della cassa
integrazione, dove il Centrodestra accusava il Governo di pagarla
in ritardo, per poi scoprire che a evadere in ritardo le domande
erano le Regioni guidate proprio da loro. Di certo - conclude
Capozzella - la Giunta regionale non si è fatta trovare pronta
per all'appuntamento della riapertura delle scuole".
ACON/COM/rcm