Scuola: Basso (Fratelli d'Italia), rinvio apertura scelta responsabile
(ACON) Trieste, 5 gen - "È il buon senso a chiederlo:
approviamo con favore il provvedimento regionale di ritardare
l'apertura delle scuole, rinviandola a dopo il 31 gennaio".
Così si esprime il consigliere regionale di Fratelli d'Italia,
Alessandro Basso, dopo la decisione della Giunta Fedriga di
proseguire la didattica a distanza al 100% per le scuole
superiori fino alla fine del mese.
"Sono stato e sono il più pervicace sostenitore della didattica
in presenza - spiega il consigliere -. Ho criticato e critico la
scelta aprioristica della didattica a distanza adottata dal
Governo dopo che in estate abbiamo tentato a tutti i costi di
fare aprire le scuole con tutte le misure possibili e
immaginabili, alle quali mi sono dedicato personalmente anima e
corpo. Avrei quindi potuto cavalcare il facile consenso -
prosegue Basso - o tacere per non attirare le inevitabili e
fisiologiche critiche che questo provvedimento reca con sé, ma
posso assicurare che non si tratta di una scelta assunta a cuor
leggero o a seguito delle difficoltà per i trasporti pubblici,
tra l'altro superate grazie allo sforzo corale della Regione, dei
prefetti e delle aziende di trasporto".
Una motivazione lecita e giustificata, quindi, quella della
Giunta, che ha deciso nella consapevolezza che "i dati
dell'emergenza epidemiologica parlano chiaro. E il ministro
Azzolina ha scaricato la responsabilità di tutte le decisioni sui
governatori e sugli enti locali. Aprire le scuole il 7 gennaio
avrebbe comportato sicuramente il problema di doverle richiudere
dopo pochi giorni".
La didattica a distanza, osserva ancora il consigliere, è stata
attivata grazie allo sforzo organizzativo delle scuole, con
ripercussioni sulla vita degli studenti e delle loro famiglie.
L'ordinanza Fedriga, sofferta e dolorosa, è un atto di realtà e
responsabilità: "Attendere il corso degli eventi e le decisioni
rispetto alla somministrazione del vaccino - conclude Basso- è un
atto di responsabilità. Cerca il facile consenso chi ha
proclamato la riapertura delle scuole a tutti i costi. La
campagna vaccinale governativa, ad oggi, non ha tenuto in minima
considerazione il personale della scuola. Non servono altre
considerazioni".
ACON/COM/fa