Scuola: Centis-Liguori (Cittadini), rinvio riapertura è un fallimento
(ACON) Trieste, 5 gen - "In Friuli Venezia Giulia le scuole
superiori non riapriranno il 7 gennaio e questa è una grande
sconfitta per tutti, a cominciare dal Presidente Fedriga che
negli ultimi mesi ha saputo soltanto fare inutili polemiche
contro il Governo".
Così, in una nota, i consiglieri regionali del gruppo Cittadini,
Tiziano Centis e Simona Liguori.
"Per mesi - proseguono i consiglieri - abbiamo sentito dire da
Fedriga e dalla sua Giunta che le misure di sicurezza adottate a
livello nazionale per una didattica in presenza erano inadeguate,
ma quando è toccato a loro intervenire l'unica cosa che sono
stati capaci di fare è quella di rinviare, di prendere tempo, di
non assumersi ancora una volta la responsabilità dell'ennesimo
triste fallimento di una Regione sempre più in difficoltà di
fronte alle proprie mancate responsabilità".
"Mentre Fedriga perdeva tempo a polemizzare - si legge ancora
nella nota - il mondo della scuola, con professionalità e
partecipazione del personale scolastico presente nei tanti
istituti del Fvg, studiava e verificava ogni possibilità per una
didattica in presenza sicura".
"Dopo mesi di ritardi per un trasporto pubblico scolastico in
sicurezza dei nostri ragazzi - proseguono Centis e Liguori - non
è ancora certo se e quali accordi siano stati trovati con aziende
private per avere nuovi mezzi a disposizione e limitare così i
rischi di assembramento nel rispetto delle indicazioni nazionali
(trasporto al 50%). Oppure è vero il contrario, ma in ogni caso
quanto fatto e previsto non è stato evidentemente sufficiente a
rispettare il patto sottoscritto lo scorso 23 dicembre con le
altre Regioni per la riapertura delle scuole superiori il 7
gennaio".
"Da qualunque parte si voglia guardare questa vicenda -
sostengono ancora i Cittadini - l'unica cosa certa è che siamo di
fronte all'incapacità di questa Giunta regionale di garantire ai
nostri giovani un pieno e adeguato percorso formativo e di
crescita in questo grave momento di crisi della società".
"Il rinvio al 31 gennaio della riapertura delle scuole superiori
per emergenza sanitaria, da parte di coloro che questa emergenza
l'hanno negata soltanto qualche mese fa quando organizzavano e
partecipavano allegramente a proteste di piazza ovvero pericolosi
assembramenti - conclude la nota - è il fallimento evidente di
una Regione e del suo Presidente che, dopo mesi di accuse,
verifiche, ritardi e soldi pubblici spesi male, non hanno trovato
di meglio che scaricare sugli altri la propria inconcludenza".
ACON/COM/fa