Trasporti: Zanon (Regione Futura), riaprire la ferrovia Sacile-Gemona
(ACON) Trieste, 7 gen - Il consigliere regionale Emanuele Zanon
si dichiara soddisfatto per l'approvazione da parte della Giunta
Fedriga del suo ordine del giorno intitolato: "Ferrovia
Sacile-Gemona, quale futuro?". Lo si legge in un comunicato
diffuso oggi.
Presentato durante i lavori legati all'approvazione della legge
di Stabilità, l'atto di indirizzo ha impegnato il Presidente
della Regione e la Giunta a compiere ogni azione presso il
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per completare i
lavori atti alla riapertura al trasporto passeggeri e merci
dell'intera linea ferroviaria Sacile-Gemona e a provvedere alla
sostituzione del passaggio a livello lungo la Strada Statale 13 a
Sacile (Pordenone) con uno di ultima generazione che renda fluido
e sicuro il traffico viabile.
Zanon, esponente di Regione Futura, ricorda che "il 28 ottobre
scorso sono intercorsi 90 anni dall'inaugurazione della Ferrovia
Pedemontana nella sua tratta occidentale fra Sacile a Pinzano, ma
la suggestiva ferrata è stata sospesa al traffico passeggeri il 6
luglio 2012 a seguito di una frana che comportò lo svio di
un'automotrice".
"Solo dopo una grande mobilitazione - aggiunge il consigliere,
che è confluito di recente nel Gruppo Misto - promossa da
Comitati, Associazioni, cittadini e Comuni del territorio, la
linea ferroviaria Sacile-Gemona è stata parzialmente riaperta al
traffico passeggeri l'11 dicembre 2017 nella sola tratta
Sacile-Maniago, ma nonostante le innumerevoli sollecitazioni,
anche del sottoscritto, le corse del treno passeggeri non sono
state prolungate né verso Travesio né tantomeno sino al capolinea
di Gemona del Friuli".
"Non di minore importanza - sottolinea ancora Zanon - è la
questione del passaggio a livello che attraversa la strada
statale 13 Pontebbana a Sacile, dove si susseguono i disagi
dovuti al protrarsi della chiusura delle sbarre ben oltre il
transito del treno, creando perturbazioni alla viabilità".
Il Consigliere regionale ricorda che "la Regione Friuli Venezia
Giulia ha investito risorse proprie per la riqualificazione
ancora in corso delle stazioni e per la promozione della linea ai
fini turistici, anche attraverso la programmazione di numerose
corse dei treni storici gestiti dalla "Fondazione Fs Italiane"
che hanno percorso l'intera tratta con grande successo di
pubblico".
"Oggi più che mai - conclude Zanon - si sente la necessità di
garantire anche in un'area marginale come quella della
Pedemontana del Friuli un'opportunità di trasporto pubblico
veloce, sicura ed ecologica che possa favorire il movimento dei
pendolari e la crescita del turismo cosiddetto lento".
ACON/COM/fa