Trasporti: Moretuzzo (Patto), Regione rescinda contratto con la Tundo
(ACON) Trieste, 10 gen - "La presa di posizione della Filt
Cgil, che ha denunciato il ritardo nel pagamento degli stipendi
di dicembre e delle tredicesime da parte della ditta Tundo di
Lecce ai suoi autisti, è l'ennesima denuncia del clamoroso errore
che è stato fatto affidando il trasporto scolastico di numerosi
Comuni del Friuli Venezia Giulia a un'azienda che si sta
dimostrando inaffidabile".
Lo scrive in una nota il presidente in Consiglio regionale di
Patto per l'Autonomia, Massimo Moretuzzo, illustrando l'ultima
interrogazione del suo Gruppo sull'argomento.
"Dopo le evidenti inadempienze manifestate all'avvio del servizio
- dichiara il consigliere -, ora si verifica anche nella nostra
regione quello che sta avvenendo da molti anni in altre realtà
italiane e che avevamo denunciato fin dall'inizio di questa
incredibile vicenda: Tundo non paga i propri dipendenti
puntualmente, come qualunque azienda seria dovrebbe fare, a
maggior ragione se affidataria di un servizio pubblico. Abbiamo
indirizzato quindi l'ennesima interrogazione alla Giunta
regionale, in particolare all'assessore Callari, che ha tutta la
responsabilità politica di questa situazione indecente".
"Patto per l'Autonomia - fa presente ancora Moretuzzo - ha
denunciato dall'inizio l'errore compiuto dalla Regione con questa
gara e già nel mese di settembre aveva chiesto la rescissione
dell'affidamento della gara alla ditta Tundo, in base alle
conclamate inadempienze rispetto al capitolato di gara che era
stato vinto dall'impresa di Lecce anche in base ad alcuni
parametri che poi non sono stati rispettati".
"C'erano tutte le condizioni per rescindere l'affidamento e far
finalmente lavorare le aziende locali, che hanno dimostrato di
essere in grado di svolgere un servizio puntuale ed economico -
prosegue l'esponente di Opposizione -. L'amministrazione Fedriga,
invece, ha preferito sorvolare sulle inadempienze e scaricare sui
Comuni la gestione del rapporto con l'azienda e l'individuazione
delle soluzioni alternative, in alcuni casi con costi che
superano il centinaio di migliaia di euro. L'assessore Callari
non ha avuto il coraggio di fare quello che hanno fatto a
settembre numerosi Comuni della Provincia di Treviso e pochi
giorni fa anche il Comune di Bovolone (VR), proprio a causa del
mancato pagamento degli stipendi: risolvere per inadempimento il
contratto di appalto".
"Con l'interrogazione - conclude Moretuzzo -, chiediamo se c'è
l'intenzione di sostenere i Comuni per procedere finalmente alla
rescissione del contratto".
ACON/COM/rcm