Lavoro: Pd, legge incentivi assunzioni illegittima per Suprema Corte
(ACON) Trieste, 10 gen - "I nodi arrivano al pettine, ora che
la Corte costituzionale ha messo a nudo e dichiarata illegittima,
ancora una volta, una norma discriminatoria voluta dal
Centrodestra, ingiusta per i cittadini e dannosa per le imprese
del Friuli Venezia Giulia. L'avevamo detto in maniera chiara già
nella discussione della legge, che si andava incontro a tale
esito, per cui è bizzarro sentir dire dal presidente, su una
sentenza della Suprema Corte che indica un principio base, che
verrà mantenuto il principio delle norma impugnata: vedremo a
quale altro pasticcio Fedriga andrà incontro, nel perseguire una
sbagliata rincorsa al welfare padano".
A dirlo sono i consiglieri regionali del Pd, commentando in una
nota la bocciatura da parte della Corte costituzionale della
norma introdotta dalla nostra Regione per garantire incentivi
alle assunzioni, subordinati al reclutamento da parte delle
imprese di lavoratori disoccupati residenti da almeno cinque anni
in Friuli Venezia Giulia.
"La Giunta continua a tenere una posizione ottusa,
discriminatoria per i lavoratori e dannosa per le imprese, in
particolare per quelle che operano nelle zone confinarie con
Stati esteri e Regioni - spiegano gli esponenti dem -, e che
rappresentano un elemento di attrattività per il territorio.
Forse sfugge come, in tempi di calo demografico rilevante, non
può essere ostacolata in alcun modo la permanenza nel mondo del
lavoro di quanti si sono trasferiti, magari con l'intera
famiglia, in Fvg da altre regioni italiane in primis oltre che
dall'estero".
"Infine - concludono -, a livello generale Fedriga e la sua
Giunta si dovrebbero preoccupare anche di altre norme, non
impugnate dal Governo gialloverde ma che stanno già creando
contenziosi sui territori, come quella sull'accesso alle case
Ater".
ACON/COM/rcm