Ambiente: Moretuzzo (Patto), difendere Fella e tutti torrenti montani
(ACON) Trieste, 12 gen - "Serve subito una moratoria relativa a
tutte le domande di derivazione idroelettrica per fare il punto
della situazione e decidere, a livello di pianificazione
regionale del settore, quali interventi possano essere portati
avanti una volta individuati i corsi d'acqua naturali che, per il
loro pregio, vanno mantenuti integri".
Lo auspica in una nota il capogruppo del Patto per l'Autonomia in
Consiglio regionale, Massimo Moretuzzo, che ieri ha presenziato
alla consegna di una petizione al presidente del Cr Fvg, Piero
Mauro Zanin, promossa dal comitato popolare nato per la
protezione del bacino idrografico del Fella.
"L'iniziativa - spiega il consigliere regionale del Patto -
esprime contrarietà alla realizzazione di un nuovo impianto
idroelettrico sul fiume ed è sostenuta da Associazione dei
Consorzi vicinali della Val Canale, Legambiente e Comitati
carnici per la tutela delle acque".
Moretuzzo ribadisce anche come il Canal del Ferro "non possa
essere sacrificato sull'altare del profitto privato e di
iniziative che, al di là di irrisorie compensazioni, non
garantiscono serie ricadute economiche sul territorio in termini
di approvvigionamenti energetici puliti, lavoro e sicurezza
idrogeologica".
"Si tratta di un tema particolarmente sentito, come testimoniano
le quattro petizioni popolari consegnate nell'arco di pochi mesi
in Consiglio regionale. Un argomento - evidenzia il consigliere
regionale pattista - che ha visto il Gruppo del Patto per
l'Autonomia sempre in prima linea nel sollecitare la Giunta
Fedriga a mantenere alta l'attenzione sulla tutela dei corsi
d'acqua naturali della regione, già impoveriti per gli effetti di
una pessima gestione del settore idroelettrico a favore di
aziende private e a scapito delle comunità locali".
"Il Patto condivide la battaglia del Comitato popolare contro la
costruzione di una centrale sul Fella, dopo essersi già espresso
più volte anche in Aula con tre interrogazioni. Dopo il Fella, è
la volta del Degano - evidenzia infine Moretuzzo - sul quale
incombono due progetti di microcentraline. È ora che la Regione
Fvg prenda una posizione definitiva contro l'assalto ai torrenti
montani, bene comune che va assolutamente difeso e valorizzato
senza ulteriori tentennamenti".
ACON/COM/db