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SviluppoImpresa: Sergo-Capozzella (M5S), varie criticità da correggere

13.01.2021
14:37
(ACON) Trieste, 13 gen - "Un disegno di legge importante nelle sue finalità che, tuttavia, presenta alcuni elementi di criticità che andrebbero corretti nel corso dell'iter autorizzativo".

Lo affermano in una nota i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo e Mauro Capozzella, esprimendo la loro posizione riguardo i contenuti del ddl 123 SviluppoImpresa.

"Si è persa l'occasione per scrivere un testo unico - afferma Sergo - integrando le norme della legge RilancImpresa del 2015 e realizzando un'unica norma di settore, ben capendo quanto sia complesso da raggiungere anche se ci sono stati dieci mesi per farlo. C'è inoltre il rischio di frammentarietà con un totale di 51 azioni contributive che dovranno essere finanziate e che portano a dividere le risorse disponibili in troppi rivoli, facendo perdere l'efficacia degli interventi".

"Sul modo in cui è stato scritto il testo - aggiunge ancora il capogruppo pentastellato - abbiamo fatto notare la necessità di riscrivere l'articolo 8, che prevede un intervento di riduzione dei tributi locali per le attività economiche che si insediano negli immobili dei centri urbani. Apprezziamo l'impegno dell'assessore Sergio Emidio Bini a mettere mano a una norma che avevamo proposto già nel dicembre 2018, ma l'articolo è stato scritto talmente male che lo stesso assessore ha annunciato che verrà emendato in toto. Ci auguriamo che il principio non venga snaturato e che venga tenuta in considerazione la necessità di tornare a essere attrattivi anche per quelle imprese che negli scorsi decenni avevano deciso di delocalizzare l'attività all'estero".

"Positivi sono l'uso del crowdfunding e l'incentivazione della blockchain, ma l'impegno dovrà essere quello di non far rimanere queste norme soltanto sulla carta. Nell'ambito del sostegno alle imprese - conclude Sergo - Friulia viene citata spesso. È comprensibile puntare sulla Finanziaria regionale, ma bisogna stare attenti a non farle fare troppe cose in maniera poco efficace".

Sul ruolo di Friulia e, in particolare, per quanto concerne l'accesso al credito, si sofferma anche il collega Capozzella: "Bisogna evitare di creare una situazione paragonabile a quella di Mediocredito. Dopo aver perso la banca regionale a causa di voragini contabili, si cerca di dare al Friuli Venezia Giulia un soggetto analogo, attribuendogli funzioni di ingegneria finanziaria. Considerato il precedente, però, non c'è da stare tranquilli".

"Non convince nemmeno l'affidamento al Distretto delle Tecnologie digitali (DiTeDi) del ruolo di 'stimolatore' del tessuto imprenditoriale per quanto riguarda la diffusione della cultura digitale. I poli tecnologici - conclude a sua volta Capozzella - svolgono già egregiamente un ruolo di antenna tecnologica e di incubatori di nuove idee imprenditoriali". ACON/COM/db



Cristian Sergo (M5S)