SviluppoImpresa: audizioni in II Comm, pareri positivi dagli enti
(ACON) Trieste, 13 gen - Il disegno di legge SviluppoImpresa
piace alle categorie economiche e ai portatori di interesse della
regione. È questa l'istantanea che emerge dalla seduta di oggi
della II Commissione che, sotto la presidenza di Alberto Budai
(Lega), ha ospitato l'audizione di numerose associazioni ed enti.
Di "legge organica e ben fatta, con coerenza e logica" ha parlato
Massimo Giordano, direttore regionale di Confcommercio Fvg, che
considera potenzialmente "rivoluzionario" il ruolo che la norma
intende assegnare ai distretti del commercio. Si respira "un
clima nuovo e costruttivo" secondo Renzo Carniello,
dell'associazione Alberghi diffusi, mentre per Mauro Pascoli,
dell'Istituto nazionale urbanistica, è stato fatto "un passo
avanti rispetto ai provvedimenti omnibus".
La riforma degli strumenti finanziari è stata apprezzata da
Alessandro Da Re, rappresentante del comitato di gestione del
Frie, mentre Monica Anese dell'Università di Udine condivide il
sostegno a startup e spin-off. E Alessio Di Dio, di Legacoop Fvg,
ha letto con interesse gli articoli che incoraggiano la
partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa: "Per
noi della cooperazione si sfonda una porta aperta".
Ha trovato così conferma il clima di condivisione che è
all'origine del disegno di legge. Concetto ribadito
esplicitamente anche oggi dall'assessore alle Attività
produttive, Sergio Emidio Bini, durante la sua sintetica
presentazione del ddl 123.
"È bene sottolineare politicamente - ha detto Bini - che ho
voluto dare continuità alla legge 3 del 2015 fatta dal mio
predecessore, perché si è rivelata utile al nostro territorio. E
per questo ddl ci sono stati contributi da tutta l'Aula, in
particolare dal gruppo del Pd, che ha presentato emendamenti da
me recepiti. Nel 2020 abbiamo approvato diversi provvedimenti
all'unanimità e permettetemi di dire - ha concluso sul punto
l'assessore - che è stato un grande segno di responsabilità da
parte della politica del Friuli Venezia Giulia, in un momento
così difficile".
Bini ha anche sottolineato che la legge parte con una "provvista
economica" di tutto rilievo: 51 milioni di euro distribuiti nel
triennio. "E porremo molta attenzione - ha promesso l'assessore -
ai tempi di attuazione delle norme, perché ci sono anche delle
esigenze immediate".
Dagli stakeholders sono arrivati alcuni suggerimenti che
l'assessore ha promesso di valutare con attenzione. Confcommercio
Fvg ha chiesto ad esempio di alzare dal 5 al 15 per cento la
percentuale di sconto sui canoni di locazione per aiutare le
piccole imprese, auspicando un coinvolgimento nel futuro cluster
del turismo. Claudio Filipuzzi (Agrifood Fvg) vorrebbe invece
maggiore attenzione per i soggetti che si occupano di
trasformazione alimentare e per il settore della bioeconomia,
mentre Legacoop auspica misure ulteriori per le imprese in crisi,
preoccupata per "i problemi che ci troveremo ad affrontare quando
finirà il blocco dei licenziamenti".
A proposito di trasformazione digitale - uno degli obiettivi
dichiarati del disegno di legge - il presidente di Ditedi, Mario
Pezzetta, ha parlato di "lavoro immane che ci si prospetta:
servono molte risorse", rispondendo indirettamente ai dubbi
sollevati da Sergio Bolzonello, consigliere del Pd, sulla
"strutturazione" del Distretto.
Invitati dal presidente Budai a non entrare nel merito del
disegno di legge - che verrà discusso in modo approfondito in II
Commissione a partire dal 21 gennaio - alcuni consiglieri sono
intervenuti per chiedere chiarimenti a categorie e associazioni,
in particolare sul tema del commercio. Mariagrazia Santoro (Pd)
ha auspicato una moratoria dei centri commerciali, il collega di
partito Enzo Marsilio chiede di allargare i benefici dei
distretti ai piccoli centri montani, mentre Cristian Sergo (M5S)
vorrebbe conoscere da Confcommercio l'esito pratico
dell'esperimento-distretti nelle regioni in cui è già stato
attuato. Il consigliere di Open Fvg, Furio Honsell, ha infine
auspicato che l'obiettivo della sostenibilità ambientale possa
permeare in modo più evidente tutti gli articoli del ddl di
iniziativa della Giunta.
ACON/FA-fc